Lo sappiamo: Apple non è una compagnia che cerca di arrivare prima di tutti, anche quando si parla di chi vorrebbe un iPhone pieghevole. Era il MWC 2019 quando Samsung e Huawei mostravano i muscoli con quei Galaxy Fold e Mate X che apparivano più come prototipi commercializzati che come prodotti concreti. A distanza di tre anni, Samsung è riuscita a creare un prodotto come Galaxy Z Fold 4, perfezionato e limato laddove possibile per creare uno smartphone più utilizzabile. E come Cupertino ci ha insegnato, è nel momento in cui una tecnologia diventa matura che ci mette lo zampino.
Un geek realizza il primo prototipo funzionante di iPhone pieghevole
Nonostante le prese in giro da parte di Samsung, c’è chi ipotizza che il primo pieghevole Apple arriverà non prima del 2024 e che non sarà neanche uno smartphone. A questo punto, la domanda che qualcuno potrebbe farsi è: vedremo mai un iPhone pieghevole? Visti i tanti dubbi sollevati dalla community sull’effettiva utilità di form factor del genere, non è da escludere che Apple possa decidere di usare gli schermi pieghevoli in altre categorie, come tablet e PC. Senza contare che la stessa Samsung ha affermato che “i pieghevoli sono il passato“, con tecnologie come gli schermi arrotolabili che potrebbero prendere il loro posto nel prossimo futuro, come nel caso del notebook con Intel.
A fronte di questi dubbi, c’è chi ha pensato di anticipare le mosse di Apple e crearsi da solo il melafonino pieghevole. Si chiama iPhone V ed è stato creato dal creator cinese 科技美学 sulla base del form factor da flip phone tipico di Samsung Galaxy Z Flip e Moto RAZR.
Un progetto ambizioso che ha richiesto un anno di tempo, viste le palesi difficoltà tecniche nel realizzare uno smartphone pieghevole con tecniche di recupero. Sì, perché il creator ha riciclato la scocca di un Moto RAZR 2022, sfruttandone le componentistiche che permettono alla scocca di piegarsi per creare il primo iPhone pieghevole di sempre. Senza contare l’arduo compito dell’estrarre il pannello flessibile dallo schermo di un iPhone senza danneggiarlo (con numerosi tentativi prima di riuscirci), necessario per consentire la piegatura. Inoltre, l’assemblaggio ha richiesto lo “sporzionamento” della componentistica dello smartphone nelle due parti della scocca: nella parte inferiore troviamo scheda madre, SoC e memorie, mentre in quella superiore batteria e fotocamere.
Il risultato è tanto intrigante quanto grossolano, perché mette in mostra le possibilità di un formato del genere, rendendo iPhone in grado di essere poggiato su un piano per vedere video, scattare foto e filmare video senza bisogno di treppiedi. Al contempo, la scocca è ben lontana dal potersi definire rifinita e utilizzabile come smartphone quotidiano, data la fragilità della scocca.
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