È passato poco più di un anno da quando abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani a bordo del Wanbo T2 Max, un proiettore di Xiaomi YouPin che ci aveva colpito sotto non pochi aspetti, ma in primis si era ritagliano una posizione interessante sul mercato grazie al prezzo aggressivo con cui è arrivato in vendita, di poco inferiore ai 150 euro.
A distanza di 12 mesi l’azienda ha portato un nuovo modello, si chiama Wanbo T4 ed esteticamente potreste non notare le differenze a primo impatto, ma a livello funzionale sono tanti i passi in avanti che l’azienda è riuscita a compiere, uno tra tutti l’autofocus che funziona in modo incredibilmente buono. Il prezzo, però, sale un po’ ma provo a spiegarvi perchè ha comunque senso nella sua fascia di prezzo.
Indice
Recensione Wanbo T4
Design e Materiali
Partiamo dall’aspetto estetico e costruttivo, perchè il Wanbo T4 è diverso dalle solite forme a cui i proiettori tradizionali ci hanno abituati, ma anzi è un piccolo parallelepipedo grande 12.7 x 15 x 18.5cm e pesante solo 1.2kg, perfettamente comodo da maneggiare e soprattutto perfettamente stabile anche su un treppiedi economico da poche decine di euro, visto il peso non eccessivo (e sì, come avrete intuito è presente il classico foro filettato compatibile con tutti i treppiedi standard).
La struttura è realizzata totalmente in policarbonato bianco ed ospita frontalmente un’ottica piuttosto importante realizzata interamente in vetro, mentre più in basso c’è una parte interamente forata che consente al proiettore di dissipare l’aria in modo piuttosto veloce grazie all’efficiente sistema di raffreddamento con dissipatori in rame realizzato dall’azienda.
Non sarà passata inosservata, inoltre, la parte centrale della struttura che ospita un piccolo rettangolo arrotondato con la scritta “camera” al suo interno; lì l’azienda ha inserito una lente che grazie all’intelligenza artificiale permette al proiettore di mettere a fuoco automaticamente in meno di 3-4 secondi anche negli scenari più complessi con superfici non perfettamente lineari.
Lateralmente, invece, l’azienda ha integrato due speaker da 3W ciascuno che migliorano l’esperienza audio rispetto la precedente generazione, seppur tecnicamente ci si trovi di fronte ad un hardware pressochè identico. Sulla parte superiore, invece, scompare la ghiera per la messa a fuoco e compare un solo pulsante di accensione e spegnimento, perchè per tutto il resto delle funzioni c’è un telecomando piuttosto compatto a vostra disposizione.
Sulla parte posteriore del Wanbo T4, infine, sono presenti i vari ingressi per l’alimentazione, una porta USB per la riproduzione di contenuti da sorgenti esterne, un ingresso HDMI per il collegamento di PC, console o altro ed un jack da 3.5mm in caso volessimo collegare via cavo una soundbar o semplicemente un paio di cuffie. Va detto, tuttavia, che il Wanbo T4 supporta anche il Bluetooth, quindi in caso voleste potrete fare a meno di utilizzare cavi fastidiosi per collegare i vostri dispositivi audio esterni.
Caratteristiche Tecniche
E’ vero che le specifiche tecniche non faranno impazzire gli amanti del settore, ma devo dire che rispetto la precedente generazione con questo T4 ha fatto un grandioso passo in avanti; mentre nella scorsa versione non si superavano i 200 ansi lumen, su questo modello l’azienda riesce a toccare i 450 ansi lumen che, per un proiettore in questa fascia di prezzo sono un valore decisamente al di sopra della media di mercato.
Come si può leggere anche nei pressi della lente, il Wanbo T4 supporta una risoluzione massima di 1920 x 1080 pixel e riesce a riprodurre immagini in scala 1.25:1 con una diagonale variabile dai 40″ ai 120″ ed una distanza ottimale di utilizzo compresa tra 1.2 e 4.5 metri rispetto al telo che intendiamo utilizzare.
A proposito di telo, il Wanbo T4 riesce a cavarsela decisamente bene anche in assenza di questo accessorio: grazie alla buona luminosità che raggiunge, alla compatibilità con i contenuti HDR10+ e a dei plus come l’autocorrezione della messa a fuoco, anche in caso non utilizzare un telo riuscirete ad avere una buona qualità delle immagini ed una buona luminosità generale.
A proposito di automatismi, anche lo zoom e la correzione trapeziodale sono digitali ed automatici e non richiedono il nostro intervento; in casi estremi o in caso di miglioramenti ulteriori, tuttavia, nel menu delle impostazioni abbiamo tutte le voci necessarie per poter intervenire manualmente ed effettuare delle leggere correzioni.
Poi ci sono da aggiungere un po’ di dettagli a livello hardware perchè questo Wanbo T4 possiede un vero e proprio cuore smart; al suo interno l’azienda ha inserito un processore Mediatek MT9269, con 1GB di memoria RAM DDR4 e 16GB di storage eMMC, con scheda di rete compatibile con il nuovo standard Wi-Fi 6 Dual Band, e Bluetooth 5.0. A livello tecnico sicuramente non è un ninja, ma devo dire che il software così com’è non ha mostrato problematiche per cui nell’utilizzo di ogni giorno, seppur limitato a livello hardware, non crea nessun problema.
Qualità Video
Prima di parlarvi di vera e propria qualità video, parto con un mea culpa: per questioni di spazio e logistici, non sono riuscito a provare questo proiettore su un vero e proprio telo di proiezione nè su una parete grande a sufficienza di colore bianco, ma bensì ho utilizzato un telo di spugna di colore bianco, e ho potuto metterlo decisamente più sotto stress.
Fatta questa doverosa precisazione Wanbo T4, nonostante le condizioni non fossero tra le migliori, mi ha stupito in quanto a qualità video: logicamente un buon 80% lo fa la sorgente video che stiamo utilizzando (nel mio caso ho usato Netflix e Disney+), ma devo dire che nel complesso ho sempre visualizzato delle immagini di livello.
Il rapporto di contrasto di 2000:1 mi ha consentito una riproduzione della scala colori e della scala di grigi decisamente al di sopra della media, ma vi consiglio sempre di posizionare in modo stabile e preciso il proiettore perchè nel caso in cui doveste avere un supporto un po’ ballerino ed una posizione non ottimale, un po’ di aberrazione cromatica sarà evidente soprattutto negli angoli.
La risoluzione massima di proiezione è 1080p, così come quella dell’ingresso HDMI posto sul retro, ma va detto che supporta anche il deconding dei file in 4K senza grosse difficoltà. La grande differenza, inoltre, la fa l’HDR10+ con i contenuti compatibili: quando ho provato i miei sample video su USB in HDR10+ ho notato una qualità ancor superiore nella proiezione, anche se bisognerà armarsi di un po’ di pazienza in più durante il caricamento dei file che sono, per necessità di cose, più pesanti da leggere.
Software
A bordo poi c’è Android. E no, purtroppo non si tratta di Android TV, ma di una versione del sistema operativodel robottino verde customizzata dall’azienda con un’interfaccia più fruibile da telecomando, come succede in tutti i box Android che almeno una volta nella vita vi sarà capitato di utilizzare.
Non vorrei però che passi un messaggio sbagliato, perchè non sto assolutamente disprezzando il lavoro svolto da Wanbo: l’interfaccia grafica e la traduzione di alcune delle funzionalità è vero che non sono il massimo, ma la possibilità di poter installare le applicazioni Android con un proprio store privato, la presenza del Play Store, la possibilità di utilizzare tutte le app di streaming in modo fluido e senza sotterfugi di alcun tipo lo rende decisamente attreante e versatile.
E la cosa più interessante è trovare a bordo un’applicazione del calibro di Netflix che, per quanto agli occhi degli utilizzatori possa sembrare una cosa banale e scontata, all’atto pratico non lo è assolutamente, perchè in molte scenari e con prodotti anche notevolmente più costosi ci siamo trovati di fronte l’impossibilità di installazione della nota app di streaming, e ci siamo riusciti solamente tramite APK modificati o altre procedure macchinose e non alla portata di tutti (specialmente con un semplice telecomando).
Prezzo e Considerazioni
Wanbo T4, al momento in cui sto scrivendo questa recensione, è disponibile in Preordine su Banggood con spedizione gratuita a circa 230 euro, ed è una cifra che, tutto sommato, vi consente di portarvi a casa un prodotto completo sotto tutti i fronti perchè è compatto, è ben assemblato, ha una buona qualità delle immagini e svolge bene il suo lavoro.
L’unico neo, a voler essere pignoli, è sicuramente il software che, se fosse stato Android TV, avrebbe incoronato questo Wanbo T4 come il miglior proiettore in assoluto nella fascia di prezzo entro i 250 euro.