Xiaomi è tornata nel mirino dei truffatori. Stando a quanto comunicato dall’ufficio legale dell’azienda, lo scorso 13 luglio la polizia cinese ha sequestrato e distrutto migliaia di lotti di auricolari Bluetooth contraffatti trovati in due magazzini nel distretto di Baiyun, Guangzhou.
Maxi sequestro in Cina, distrutti più di duemila lotti di auricolari Redmi contraffatti
Stando a quanto riportato dalla fonte, la polizia avrebbe sequestrato oltre duemila lotti di auricolari Bluetooth a marchio Redmi contraffatti. Al momento, ci sarebbero almeno quattro sospettati che rischiano la reclusione a tempo determinato (tra i due e i sette anni), ma l’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Guangzhou starebbe continuando a indagare sul caso.
A tal proposito, Xiaomi ha ricordato quanto sia del tutto inutile sfidare la legge per intascare un guadagno così insignificante. Gli auricolari in questione sarebbero una copia contraffatta delle Redmi Buds 3 Lite, un prodotto che i criminali avrebbero venduto promuovendolo come versione d’oltremare.
Purtroppo, non è la prima volta che riportiamo qualcosa del genere. Non molto tempo fa, infatti, anche Huawei è entrata nel mirino dei truffatori e ha scoperto che un venditore non autorizzato, un tale tale Shenzhen Jinyun Video Equipment Co., Ltd, ha messo in commercio degli auricolari contraffatti utilizzando illegalmente il brand “FreeBuds” e lo slogan “official genuine Huawei only”. Il truffatore ha poi dovuto versare 1 milione di yuan (circa 140.000€) per risarcire le perdite economiche subite da Huawei.
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