Non è la prima volta che vi parliamo di una multa ai danni di Xiaomi. Tuttavia, le notizie passate parlavano perlopiù di problemi di pubblicità ingannevole, mentre questa volta il problema è più serio e riguarda proprio la divisione italiana. La sanzione pecuniaria è stata inflitta dall’AGCM, l’autorità garante per la concorrenza del mercato, e la ragione è da ricercarsi nel non aver rispettato le leggi che regolamentano le riparazione in garanzia.
Aggiornamento 09/07: la compagnia cinese risponde sull’accaduto. Trovate i dettagli ed il comunicato ufficiale direttamente a fine articolo.
Xiaomi non rispetta le leggi sulla garanzia dei prodotti: arriva la multa dell’AGCM
La multa ai danni di Xiaomi Technology Italy S.r.l. ammonta a 3,2 milioni di euro; la decisione è arrivata in seguito alle indagini dell’AGCM, che ha rilevato come l’azienda ha ostacolato i propri clienti nell’esercitare i diritti della garanzia legale (della durata di 24 mesi in Italia). Per la precisione, Xiaomi si sarebbe rifiutata di riparare prodotti in caso di altri difetti, anche di natura puramente estetica. Per esempio la presenza di graffi sullo schermo di dimensioni superficiali (si parla di 5 centesimi di millimetro di larghezza e 5 millimetri di lunghezza). In tal caso, Xiaomi avrebbe comunicato ai clienti l’impossibilità di usufruire della garanzia, dovendo quindi effettuare una riparazione fuori garanzia ergo a pagamento.
Xiaomi è stata anche multata perché, qualora non venga rilevato il difetto di conformità e l’utente si rifiutasse di pagare la riparazione fuori garanzia, richiede comunque il pagamento per spedizione e verifica (pena la mancata restituzione). L’AGCM sottolinea anche che, in caso di eventuali riparazioni ripetute, Xiaomi non procede con la sostituzione del prodotto; e questo sarebbe un problema, in quanto per l’AGCM l’operazione di riparazione è un rimedio solo se può essere risolto tempestivamente il difetto di conformità.
La risposta di Xiaomi | Aggiornamento 09/07
Xiaomi ha rilanciato una comunicazione ufficiale, la quale fa seguito alla notizia resa pubblica dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alla sanzione di 3,2 milioni di euro imposta a Xiaomi Technology Italy S.r.l. per aver ostacolato i consumatori nel tentativo di usufruire della garanzia legale di conformità.
“Abbiamo preso atto della decisione dell’AGCM e ci stiamo occupando di valutarne le motivazioni. Riteniamo che i nostri servizi post-vendita, compreso il servizio di garanzia, siano pienamente conformi alla legge italiana. Siamo impegnati a fornire un servizio post-vendita altamente soddisfacente ai nostri clienti in tutto il mondo” – ha dichiarato un portavoce di Xiaomi.