Se si guarda al 2021, Xiaomi è una delle aziende che maggiormente ha capitalizzato in Europa dalla dipartita di Huawei e dalla crescita nella vendite degli smartphone. I numeri hanno mostrato un’importante crescita annuale, ben sopra l’andamento di Samsung e Apple nonostante le loro posizioni più alte nel podio. È stato un anno particolarmente positivo per la compagnia di Lei Jun, che nel 2021 ha venduto il più alto numero di smartphone della sua storia, anche se persiste un paradosso sui risultati economici.
Il 2022 è nero per le vendite di smartphone in Europa, soprattutto per Xiaomi
Benché il 2021 si sia concluso con il sorriso, questo 2022 non è partito affatto col piede giusto per Xiaomi. Non entusiasmano i dati pubblicati dagli analisti di Counterpoint Research, che sulla base delle vendite dei primi tre mesi dell’anno nel nostro continente riportano un sonoro -36% rispetto al trimestre del precedente anno. Un dato poco felice, soprattutto se si considera che Xiaomi è il brand più in caloin Europa, al contrario di Realme che è l’unica ad aver chiuso il Q1 in positivo. Stando alle dichiarazioni di Counterpoint, gran parte della crisi attraversata da Xiaomi è da ricondurre alla crisi dei componenti che affligge molte aziende tecnologiche.
Quello di Xiaomi è un trend negativo che va avanti già da qualche mese, con Apple e Samsung che continuano a sedersi saldamento sul podio su scala globale. Ma in Europa non va meglio a molti altri produttori, come le stesse Apple, Samsung ma anche OPPO e OnePlus, tutte in calo nel Q1 2022. E le motivazioni sono molteplici: crisi dei semiconduttori e crisi energetica, blocchi dei trasporti, lockdown in Cina e conflitto fra Russia e Ucraina, per dire le principali.