Un porto in Cina sta bloccando il mercato globale: ecco che sta succedendo

cina porto shenzhen

Vi ricordate quando il canale di Suez venne bloccato dalla nave container finita di traverso? Un evento che fece parlare di sé, in quanto bloccò buona parte del traffico mercantile di tutto il mondo, mettendo a rischio la normale operatività delle aziende. Ecco, una situazione del genere sta accadendo in questi giorni in Cina: quanto accaduto è ben diverso dalle sorti della nave a Suez, ma il risultato si prospetta il medesimo. Sta accadendo in un porto di Shenzhen, città importantissima per il mercato asiatico e punto nevralgico del passaggio di merci dalla Cina al resto del mondo. Da qualche giorno, nel porto di Yantian è stato individuato un focolaio di Covid-19 che ha portato le autorità cinesi a bloccarne le operazioni di sbarco e imbarco merci.

La Cina blocca un porto a Shenzhen per il Covid-19: a rischio il mercato globale

Come accadde per il caso di Suez, il blocco del porto di Shenzhen sta preoccupando tutti gli addetti ai lavori, data l’enorme rilevanza sui traffici di tutto il mondo. Basti pensare che, soltanto nel 2020, da questo snodo marittimo sono passati 13,3 milioni di container, valendo così più di un terzo del commercio estero del Guangdong, l’enorme provincia meridionale della Cina. Tutto è partito il 21 maggio, giorno in cui le autorità cinesi hanno rilevato un centinaio di contagi da coronavirus: non molti, ma quanto basta per dare il via ai test di massa. Nella città di Canton, capitale di Guangdong, sono state bloccate in casa 14 milioni di persone in attesa dei test di massa, alle quali è stato chiesto di non uscire se non per situazioni di necessità.

Tanto è bastato per fermare l’operatività del porto di Yantian, anche perché fra questi 100 contagi rientrano anche dei dipendenti portuali. Ma non solo, perché anche i porti limitrofi di Nansha e Shekou si trovano in una situazione di congestione. Tecnicamente le operazioni di esportazioni sono riprese, ma il porto di Shenzhen è praticamente fermo: a causa delle operazioni di disinfestazioni necessarie, le barche si trovano a dover sostare anche 5 giorni al porto. Attualmente ci sono almeno 40 navi in attesa: anche per questo, molte barche container stanno decidendo di dirottare i propri traffici verso altri porti della Cina.

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Secondo gli analisti, la situazione appare abbastanza grave, anche peggiore di quanto capitato al succitato canale di Suez. Stando a quanto dichiarato dall’analista Iris Pang, questo blocco avrà conseguenze dirette sull’andamento economico della Cina. È ancora presto per fare una stima del danno, ma si ipotizza un aumento dei costi delle esportazioni dalla Cina, finendo per impattare sulle importazioni di Europa e USA. Senza contare gli ovvi rallentamenti che deriveranno dalla congestione di carico che i porti dovranno gestire non appena la situazione si normalizzerà, con ritardi che si prospettano anche fino a 5 settimane.

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