Da quando Huawei è stata bannata dagli USA, finendo per essere praticamente estromessa dal mercato degli smartphone, una delle prime domande è stata: chi la sostituirà? Chi riuscirà a prendere il posto di un’azienda che, nonostante una nomea non eccelsa, è riuscita a conquistarsi un posto sul podio mondiale? Non è affatto una domanda di facile risposta: non lo è in termini di area geografica, perché un brand può funzionare meglio in un continente rispetto a un altro, e non lo è in termini di posizionamento di mercato. Anche perché, nel caso di Huawei, parliamo di un’azienda piuttosto stratificata; oltre a vendere milioni di smartphone di fascia medio/bassa, negli anni era riuscita a conquistarsi una fetta di mercato anche nella fascia dei top di gamma.
L’evoluzione tecnologia raggiunta dalla serie P e da quella Mate, per non parlare dei suoi pieghevoli, permise a Huawei di convincere i consumatori anche quando si parlava di prodotti premium. Inutile dire che, a causa del ban USA, le vendite di smartphone Huawei sono rapidamente crollate e trovare qualcuno disposto a spendere centinaia se non migliaia di euro per un top di gamma Huawei è quasi impossibile. L’assenza dei servizi Google, significa 0 appeal per la platea occidentale, e anche in Cina sempre meno persone sono disposte a pagare per prodotti tecnicamente premium ma di un brand mediaticamente compromesso.
Le vendite dei top di gamma ci svelano chi sta beneficiando dalla dipartita di Huawei
Non sorprende, quindi, che i dati pubblicati da Counterpoint Research mostrino un forte calo della presenza di Huawei nella vendite di top di gamma nel mondo. Siamo passati da una presenza del 9% nel Q1 2021 al 3% nel Q1 2022: ma qual è il produttore che ha più beneficiato da questo crollo? Anche se parliamo di un periodo limitato dell’anno, dobbiamo considerare che i primi tre mesi dell’anno sono rilevanti, perché è in quel periodo che molti produttori lanciano i propri top di gamma annuali. Confrontando il Q1 di 2021 e 2022, è Apple ad aver avuto il balzo maggiore, salendo dal 57% al 62% del mercato premium mondiale.
Era dal 2017 che le vendite di top di gamma non andavano così bene a Cupertino, grazie all’apprezzamento ricevuto dalla serie iPhone 13. Non a caso, la top 5 dei flagship più venduti di inizio anno è occupata da iPhone 13, 13 Pro e 13 Pro Max, ma anche da iPhone 12. E il divario rispetto al mondo Android è considerevole, se si pensa che in seconda posizione c’è Samsung soltanto al 16%, in calo rispetto allo scorso anno. Se iPhone 13 rappresenta il 23% dei top di gamma venduti nel Q1 2022, Samsung Galaxy S22 Ultra si deve accontentare del 3%.
Prima il gradino più basso del podio era preso da Huawei, mentre adesso troviamo una OPPO in leggera crescita dal 4% al 5%. Subito dietro ci sono Xiaomi e vivo ferme al 4% e 3%, mentre è quasi sorprendente che Huawei sia ancora presente anch’essa al 3%. Ma più in generale, il volume di vendite globale di smartphone sopra i 400% è calato del -8% su base annua. Un dato che non sorprende, viste le problematiche che stanno incontrando aziende come Samsung, Xiaomi, OPPO e vivo.