Sin dai primi mesi del 2022, si è capito che la crisi degli smartphone non si sta affatto affievolendo e che sta colpendo vari produttori, fra cui figura anche Samsung. Il primo trimestre dell’anno si è concluso con un -8,9% su scala globale, una decrescita che non si è limitata ad alcune aree geografiche specifiche ma che ha toccato un po’ tutto il mondo. Anche l’Europa non ne è esente, come dimostrano i numeri di vendita per niente entusiasmanti per l’intero settore. E se si esclude Realme, l’unica che ha concluso il Q1 in positivo, tutti gli altri produttori ne stanno risentendo, soprattutto per Xiaomi.
Milioni di smartphone Samsung sono rimasti invenduti nei magazzini
Se si guarda all’Europa, per esempio, peggio del -36% di Xiaomi c’è il -16% di Samsung. Se a questi numeri aggiungiamo quanto traspare dalle notizie fatte circolare dai media sud coreani, il quadro per Samsung non si fa particolarmente roseo. Secondo quanto trapelato, infatti, Samsung avrebbe qualcosa come 50 milioni di smartphone fermi nei magazzini in giro per il mondo, a causa delle scorte prodotto negli scorsi mesi e che apparentemente sarebbero attualmente invendute.
Nello specifico, la maggior parte di questi smartphone fermi nei magazzini sarebbero modelli della serie Samsung Galaxy A, da sempre i più venduti del suo catalogo. Ma nei mesi scorsi si sono registrate vendite peggiori delle previsioni anche per i top di gamma di fattura Samsung. Secondo le ultime previsioni di Samsung, il 2022 dovrebbe concludersi con 270 milioni di smartphone venduti, pertanto parliamo di una quantità pari al 18%. E stando agli addetti ai lavori, questo numero dovrebbe aggirarsi attorno al 10%, pertanto il 18% denoterebbe un’inferiore domanda da parte del mercato. Per capirci, a fine 2021 Samsung aveva previsto qualcosa come 334 milioni di smartphone venduti nel 2022.
Fra gennaio e febbraio, Samsung aveva prodotto circa 20 milioni di smartphone, numero che si è poi abbassato a 10 milioni durante il mese di maggio. Come già vociferato in precedenza, Samsung (e Apple) avrebbe deciso di produrre varie decine di milioni di smartphone in meno per venire in meno alla crisi del settore. Un trend che sta toccando anche altri produttori, visto che Xiaomi, OPPO e vivo avrebbero pianificato di fare lo stesso.
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