C’è un merito da dare a TicWatch: il brand è uno dei pochissimi ad aver davvero creduto in WearOS. E, probabilmente, se il numero degli smartwatch animati dall’OS di Google ed attualmente al polso degli utenti non è tendente a zero, è anche merito è anche merito di Mobvoi, perché bisogna dirlo: è forse una delle pochissime aziende che è stata in grado di produrre smartwatch con questo sistema operativo di qualità, veloci e con un’autonomia decente.
Insomma, Wear OS non ha mai avuto vita facile ma ormai le cose stanno cambiando, anche grazie al supporto di Qualcomm che – nel tempo – è finalmente riuscita a produrre dei SoC quantomeno adatti alla categoria di dispositivo. Oggi proviamo il TicWatch E3, uno degli smartwatch Wear OS più economici nel mercato: e ve lo anticipo, su questo modello l’OS di Google va una scheggia, anche se qualche compromesso (dato il prezzo di vendita) era comunque necessario.
Indice
Recensione Ticwatch E3: uno smartwatch economico, con tutte le potenzialità di Wear OS
Design e materiali
A differenza dei vecchi TicWatch Pro, nel TicWatch E3 il cinturino è in silicone nero, con il tipico aggancio da 20 millimetri che ne semplifica molto la sostituzione. Non sono un fan dei cinturini in gomma, ma bisogna dire che quello utilizzato con questo modello è di qualità, e si percepisce quando lo si indossa al polso dove scivola con facilità e non fa attrito con la pelle.
Il design dello smartphone è di tipo circolare ed è abbastanza semplice. Così come tradizione vuole, anche il TicWatch E3 non pretende di somigliare ad un orologio classico, ed è caratterizzato da un design pulito, che potrebbe essere considerato come la giusta via di mezzo tra il classico ed il moderno. Sul lato destro sono presenti due tasti fisici e, sempre sulla stessa sezione, quelli di Mobvoi hanno integrato anche due fori, molto importanti per questo modello: si tratta del microfono e dello speaker, che permetteranno al TicWatch E3 di poter essere utilizzato per rispondere alle chiamate e di sfruttare l’Assistente Google con la voce.
Nella parte inferiore è presente il sensore per il rilevamento del battito cardiaco, in prossimità del quale è stato posizionato l’attacco per il cavo di ricarica magnetico. Buona anche la certificazione per la resistenza all’acqua, che è IP68, un po’ meno buono lo spessore.
Insomma, in quanto a design ci troviamo difronte al solito, tipico, TicWatch, anche se devo ammettere che avrei preferito vedere uno smarwatch tanto spesso quanto leggero. Le cose però sono un po’ diverse, perché è pur vero che con i suoi 32 grammi di perso il TicWatch E3 è decisamente leggero, ma io suoi 12.6 millimetri di spessore potrebbero dare un po’ di fastidio, soprattutto se lo si indossa mentre si dorme, oppure sotto indumenti con le maniche strette. Peccato.
Display
Lo schermo è buono, ma non fa gridare al miracolo. Vero è però che stiamo parlando di un WearOS venduto ad un prezzo decisamente compatto, ed effettivamente trovare un buon compromesso per contenere il prezzo era d’obbligo. Parliamo di un pannello circolare da 1.3 pollici che è grande, ma non di certo enorme, ed è avvolto in una cornice piuttosto spessa. Il vero compromesso però sta nel fatto che l’azienda ha utilizzato un classico pannello LCD, il ché vuol dire che l’immagine non si contraddistingue per i colori più brillanti e contrastati.
In soldoni, l’unione tra il pannello LCD e le cornici piuttosto evidenti, portano ad evidenziare la differenza di “nero” che c’è tra il bordo dello smartwatch e il display, sopratutto se guardato ad angolazioni importanti. Vero è però che la risoluzione di 360×360 pixel è più che definita per le dimensioni dello schermo, e che le immagini sono sempre molto chiare e visibili anche in condizioni di luce diretta.
E nonostante TicWatch E3 utilizzi un LCD, l’azienda ha ben pensato di integrare una modalità always-on che, però, vi consiglio di utilizzare solo qualora fosse veramente necessario: l’idea è buona ed il fatto che Mobvoi non ci abbia voluto rinunciare nonostante lo schermo LCD è ammirevole, ma quando si attiva l’always-on la batteria soffre di un battery drain piuttosto importante.
Infine, non è presente un sensore per la gestione della luminosità automatica, ma è una cosa piuttosto “normale” nella fascia di prezzo in cui si inserisce lo smartwatch, ed è possibile regolare la retroilluminazione in maniera piuttosto precisa ed a diversi livelli tramite le impostazioni del dispositivo.
Hardware e prestazioni
Probabilmente, la cosa che più mi è piaciuta del TicWatch E3 è il processore. Sotto la scocca lo smartwatch nasconde un Qualcomm Snapdragon Wear 4100, che lo rende decisamente scattante e performante. È lo stesso SoC utilizzato nel più costoso TicWatch Pro 3 Ultra, che garantisce le medesime prestazioni viste nel suo fratello maggiore. La memoria RAM è di 1 GB e lo Storage interno è di 8 GB ed integra in sostanza tutti sensori presenti anche nei modelli di fascia alta: ha il Bluetooth 5.0, che è affiancato da un modulo Wi-Fi 802.11b/g/n ed i vari GPS, Beidou, Glonass, Galileo e QZSS.
L’ottima dotazione hardware, quindi, consente al TicWatch Pro 3 Ultra di ottenere delle prestazioni eccellenti, senza perdere colpi, senza subire blocchi nell’interfaccia o lag di nessun tipo, aspetti che sembrano scontati ma che su Android Wear, in realtà, non lo sono poi così tanto.
Per quanto riguarda la memoria interna, invece, realmente sono disponibili solo poco più di 4GB per l’installazione di app o il trasferimento di musica direttamente sul watch; gran parte dello spazio risulta essere occupato dalle app fitness Mobvoi, che comunque ricoprono una ruolo importante su questo smartwatch.
TicWatch E3 integra poi anche un chip NFC per i pagamenti contactless, compatibile senza alcun problema con Google Pay, oltre che i vari sensori per il monitoraggio della salute, che sono in grado di rilevare anche la percentuale di ossigenazione nel sangue.
Insomma, se ci si aggiunge anche il microfono e lo speaker, si arriva alla conclusione che – nonostante il prezzo di vendita molto contenuto – il TicWatch E3 è tra gli smartwatch più completi della sua categoria. Anche se, un appunto devo farlo: lo speaker integrato non è tra i più potenti e potrebbe essere poco sufficiente per effettuare telefonate in luoghi non proprio silenziosi. Lo è però per ricevere i feedback degli assistenti vocali, che si sentono chiaramente e senza problemi.
Software e monitoraggio
Oltre al processore, il secondo motivo per il quale acquistare questo TicWatch E3 è il sistema operativo. Io sono da sempre un fan di Wear OS, nonostante tutti i suoi vincoli relativi alla batteria, e nello smartwatch di Monvoi l’OS di Google è praticamente perfetto. Che Wear OS 3 sia il sistema operativo più ricco e funzionale per gli smartwatch Android è ormai un dato di fatto, e lo è perché l’integrazione del Play Store, di Google Assistant e di Google Pay, lo rende – in quanto a funzionalità – quasi al pari di un Apple Watch.
Insomma, se si acquista uno smartwatch Wear OS, non si dovranno poi accettare chissà quanti compromessi dal punto di vista software, e le centinaia di applicazioni disponibili nel Play Store rendono lo smartwatch parte di un ecosistema davvero completo. Inutile dire poi che è possibile rispondere alle notifiche ricevute sul proprio smartwatch, anche se – qualora si volesse controllare tutti i propri dati relativi alla salute – sarà necessaria l’installazione di un’ulteriore applicazione.
Già, perché per questa categoria di funzioni bisogna scaricare l’ottima app gratuita di Mobvoi, con la quale viene aggiunta un’interessante suite per il fitness in grado di interagire con tutte le app installate nello smartwatch.
Nello specifico ci sono TicSleep per il monitoraggio del sonno, TicPulse per il battito cardiaco, TicOxygen per la saturazione dell’ossigeno nel sangue, ma anche TicBreathe, TicHearing, TicCare, e TicExercise: Mobvoi ha praticamente previsto un’applicazione per ogni valore da monitorare, che sia il battito cardiaco o il respiro questo TicWatch Pro 3 Ultra può farlo, senza difficoltà.
Il monitoraggio delle attività è preciso; i sensori utilizzati da Mobvoi si confermano ancora una volta affidabili e accurati nella misurazioni. L’unico aspetto un po’ incerto è la misurazione della saturazione dell’ossigeno nel sangue, che spesso ha segnalato valori molto diversi tra loro, falsando, di fatto, le misurazioni.
Autonomia della batteria
In quanto ad autonomia, siamo alle solite. Senza girarci troppo intorno, la batteria integrata è in grado di garantire poco più di 24 ore di utilizzo qualora non si attivasse l’always-on. Ed è un po’ un peccato, anche perché Mobvoi integra un ottimo sistema di monitoraggio del sonno che, però, difficilmente si potrà sfruttare a pieno qualora si volesse ricaricare lo smartwatch durante la notte. Cosa che personalmente consiglio.
Se quelli di Mobvoi avessero pensato ad una soluzione diversa per lo schermo, probabilmente l’autonomia sarebbe aumentata quanto basta per poter sfruttare lo smartwatch anche di notte. Anche se, tutto sommato, poter utilizzare un Wear OS con un LCD e tutti i sensori che integra il TicWatch E3 per un intero giorno, non è niente male.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale del TicWatch E3 è di 199,00 euro, una cifra già niente male per uno smartwatch Wear OS che, però, tramite il box in basso scende parecchio: potete acquistare lo smartwatch in sconto a 159,00 euro. E sinceramente è proprio lo sconto disponibile che sistema un dubbio che avevo fino a poco fa: vale la pena acquistare questo dispositivo se, spendendo qualche euro in più, è possibile portarsi a casa un modello Pro della stessa azienda? Ecco, al prezzo in sconto assolutamente sì.
TicWatch E3 è un ottimo smartwatch per chi cerca un Wear OS completo, senza spendere una fortuna. La sua grande dotazione di sensori e la presenza di microfono e speaker sono quel “di più” che assieme alla velocità garantita dallo Snap lo rendono tra i migliori della fascia di prezzo. Ok, l’autonomia non sarà il massimo, ma garantisce comunque più di un giorno di utilizzo, peccato solo per le cornici del display, che personalmente avrei cercato di ridurre al minimo.
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