Era l’estate 2021 quando Xiaomi raggiungeva il suo miglior risultato della storia, diventando per un breve periodo il primo produttore di smartphone al mondo. In soli dieci anni, la creatura di Lei Jun è arrivata a impensierire giganti blasonati quali Samsung e Apple, per non parlare di realtà in declino come Nokia, Motorola, Sony e HTC o defunti come LG e Blackberry. Come prevedibile, i risultati di fine anno hanno sottolineato il successo commerciale raggiunto da Xiaomi nel corso dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle.
Xiaomi è stato il brand di smartphone più in crescita di tutto il 2021
Prendendo i dati recentemente pubblicati da Counterpoint Research, nel 2021 la top 5 vede Samsung al primo posto, con 270,7 milioni di smartphone venduti in tutto il mondo. Ciò nonostante, con il suo +6% la compagnia sud coreana è l’azienda che ha registrato la minore crescita di tutta la classifica. In seconda battuta c’è l’altro storico colosso qual è Apple, in seconda posizione con 237,9 milioni di smartphone e una crescita annuale del +18%.
Dal 2020 al 2021, sono le aziende cinesi che hanno registrato i maggiori numeri su scala globale. In quarta e quinta posizione troviamo vivo e OPPO con rispettivamente una crescita del +21% e +28%. Ed è a metà che troviamo proprio Xiaomi, che con i suoi 190,4 milioni di smartphone venduti registra un considerevole +31%.
Seguendo l’andamento degli ultimi 5 anni, i dati di Counterpoint Research evidenziano come Xiaomi sia stata l’unica a registrare una crescita costante. Persino nel corso del 2020, annata in cui è stata l’unica a concludere in positivo mentre quasi tutte le altre sono finite in calo. Tornando al 2021, se Xiaomi ha ottenuto questo risultato è grazie soprattutto alle vendite registrate in India, Cina, Sud-est asiatico ed Europa. Nel frattempo, non sottovalutiamo anche un’altra cinese come OnePlus, che solo negli USA ha avuto un’impennata delle vendite con un +524%.
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