La famiglia Xiaomi 12 è qui fra noi e, fra le tante novità che porta sul piatto, una di quelle passate in sordina è il supporto delle app a 64-bit. Come da “tradizione” dell’azienda, è una novità a cui i presentatori dell’evento non hanno minimamente accennato sul palco della presentazione. Ed è comprensibile, trattandosi di un argomento un po’ specifico e che solletica la curiosità dei più “geek”. Con l’avvento dello Snapdragon 8 Gen 1, Qualcomm ha introdotto la sua prima CPU con core basati su architettura ARMv9. Un cambiamento non radicale, ma che enfatizza quanto venne fatto con il passaggio da ARMv7 ad ARMv8 e l’introduzione del supporto a 64-bit.
Come affermato da ARM al DevSummit 2020, dal 2023 in poi tutte le CPU mobile dotate di architettura ARM a 64-bit abbandoneranno il supporto alla retro-compatibilità a 32-bit. Di conseguenza, l’intero ecosistema di app per smartphone dovranno giocoforza adeguarsi e spostarsi dai 32-bit ai 64-bit. Per il momento, ARMv9 continua a supportare i 32-bit, ma è soltanto questione di mesi prima che questo supporto scompaia per sempre.
Le app a 64-bit possono girare sulla serie Xiaomi 12: ma quali sono le differenze?
Xiaomi ha colto la palla al balzo per sottolineare come i suoi nuovi Xiaomi 12 e 12 Pro, dotati di Snapdragon 8 Gen 1, sfruttino l’architettura ARMv9 in tal senso. D’ora in avanti, recandosi sullo store di app Xiaomi sarà inclusa la dicitura “64-bit” per far capire all’utente che l’app che sta scaricando non appartiene alla generazione passata. Il vantaggio principale di questa evoluzione sta nel risparmiare batteria, dato che la versione a 64-bit di un’app consuma meno della controparte a 32-bit.
Tuttavia, questa è una novità che riguarda solamente l’utenza cinese. Ricordiamo che le prime CPU con architettura ARMv8 (e quindi con supporto 64-bit) su smartphone Android le abbiamo viste fra 2014 e 2015. Potrei farvi qualche esempio, come lo Snapdragon 808 o l’Exynos 5433, ma è negli anni successivi che i 64-bit sono iniziati a circolare su Android. Per quanto Android 5.0 Lollipop fosse la prima versione del robottino verde a 64-bit, solo nel 2019 Google obbligò gli sviluppatori a mettere app a 64-bit sul Play Store. In buona sostanza, quindi, chi comprerà Xiaomi 12 e 12 Pro quando arriveranno in occidente e useranno quindi i servizi Google non noterà alcuna differenza.
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