Dopo OnePlus, anche Realme ha deciso di rivelare maggiori dettagli sulla sua politica degli aggiornamenti. Ogni qual volta si tocca l’argomento degli aggiornamenti Android, la situazione si fa spinosa per buona parte dei brand del settore. Anche per questo, ho deciso di creare un articolo con il quale capire quale sia il produttore più meritevole sotto questo aspetto. Purtroppo non si può certo dire che Realme sia fra i migliori, in quanto l’azienda non si è rivelata estremamente reattiva nell’aggiornare i suoi dispositivi, specialmente fuori dalla Cina.
Realme pubblica la sua politica degli aggiornamenti, ma non mancano le critiche
Quando parliamo di Realme, parliamo di uno dei produttori più di successo nell’attuale panorama telefonico. A dimostrarlo sono i dati di vendita pubblicati da Counterpoint Research, evidenziano l’enorme crescita che il brand ha vissuto nell’arco di soltanto 3 anni. Dal 47° posto nell’anno del suo debutto è riuscito a passare addirittura al 6° posto nel Q2 2021. Numeri che la pongono a pochi passi dalla top 5 della classifica globale dei produttori, subito dietro a realtà molto vicine come OPPO e vivo. E se Realme è riuscita in questo intento, è anche grazie alla quantità di modelli che compongono il suo catalogo telefonico. Ma si sa, più smartphone ci sono, più modelli ci sono da tenere aggiornati.
Essendo Realme un’azienda relativamente piccola nel team che la compone, il team software che cura la Realme UI non può contare su un organico così ampio da compensare alcune delle mancanze viste finora. Certo, va sottolineato che la Realme UI è sostanzialmente un resking della ColorOS di mamma OPPO, pertanto il lavoro da fare è sostanzialmente minore di quello di curare una UI veramente proprietaria.
Alla luce di tutto ciò, Realme ha pubblico la propria politica degli aggiornamenti, annunciando che fornirà solo due anni di aggiornamenti di manutenzione sui propri smartphone. Ha poi proseguito specificando che i telefoni vecchi di 6 mesi riceveranno aggiornamenti mensili, mentre quelli più datati ogni due mesi. Gli aggiornamenti per questi ultimi si concentreranno sull’ottimizzazione, cioè patch di sicurezza ed eventuali correzioni di bug software.
Come questo si rifletterà sulla politica di aggiornamenti delle versioni di Android non è ancora chiaro. Ma se tanto ci dà tanto, è plausibile che Realme non si spinga oltre i due major update Android sui propri dispositivi. Inoltre, tutto ciò che avete appena letto è stato proferito dalla divisione madre di Realme, perciò riguarda la gestione software in Cina. Vedremo come ciò si rifletterà in Europa, dove molto spesso gli aggiornamenti arrivano in ritardo rispetto all’Asia.
Nel mentre Realme mantiene una gestione tutto sommato modesta degli aggiornamenti, Xiaomi ha iniziato a promettere 4 anni di aggiornamenti e Samsung rilascia almeno 2 major update sui suoi modelli. In più, viene da chiedersi se la fusione fra OnePlus e OPPO si rifletterà anche sul futuro della Realme UI o meno.
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