Le limitazioni a cui è sottoposta Huawei pare stia creando nuove prospettive e nuove opportunità per produttori e altri brand. Se già vivo e OPPO (senza contare Xiaomi) si sono fatte avanti in maniera importante, anche aziende come Qualcomm punta a prendersi la quota di mercato lasciata da Huawei per quanto riguarda i chipset in Cina.
Qualcomm: le opportunità lasciate da Huawei sono ai livelli di quelle di Apple
A parlare di questo ambizioso progetto commerciale è stato il neo eletto CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, che ha spiegato come l’impegno dell’azienda sia continuare a collaborare a stretto contatto con i produttori cinesi di smartphone. Questo, ovviamente, anche per arrivare a diventare sempre più influenti e ottenere ricavi maggiori in un mercato dove è sempre stato complesso imporsi.
Tra l’altro, il massimo dirigente di Qualcomm ha elogiato il grande spirito contrattuale ed il grande rispetto dei diritti di proprietà intellettuale che i brand cinesi hanno rivolto al produttore di semiconduttori. Inoltre, l’obiettivo è investire maggiormente sui chipset per smartphone, che nell’ultimo anno fiscale hanno fruttato al colosso americano circa 12.8 miliardi di dollari.
Ma come fare per imporsi in Cina? Amon ha individuato il terreno perso da Huawei come l’opportunità perfetta per fare voce grossa e recuperare, a sua volta, il favore del mercato perso nei confronti di MediaTek, sempre più efficace e conveniente. Per Qualcomm, le opportunità lasciate da Huawei sono talmente ampie da non essere affatto inferiori al gigante Apple, che a livello globale ha aumentato i suoi ricavi in maniera non indifferente.
Una mossa efficace sarà, probabilmente, quella di fornire chipset 4G a Huawei per i suoi prossimi smartphone e tablet, a partire dal prossimo Nova 8i ed il già annunciato e commercializzato MatePad 11. Sarà così anche per P50?
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