Stando a quanto riportato da OnLeaks – un insider tra i più affidabili del settore – sembra che ci siano alcuni problemi in paradiso: la fusione tra OnePlus e OPPO avrebbe generato qualche malcontento ed alcuni dipendenti non avrebbero digerito bene la cosa. Andiamo a scoprire che cosa sta succedendo e quanto potrebbe essere problematico questo senso di insoddisfazione.
Problemi in paradiso: alcuni dipendenti OnePlus non hanno preso bene la fusione con OPPO
Per prima cosa è bene specificare che si tratti di un fenomeno riguardante la divisione indiana di OnePlus: per quanto possa sembra una realtà lontana si tratta comunque di un ponte fondamentale per l’occidente, il mercato più importante per i produttori tech dopo quello cinese. Non a caso, spesso quando si parla di terminali Global il primo passo viene fatto con il rilascio in India.
Comunque, pare che molti dipendenti della divisione indiana di OnePlus abbiamo dato le dimissioni dopo la fusione con OPPO, perché scontenti della situazione attuale. Secondo fonti interne pare che OnePlus India sia ormai solo un team operativo con micromanagment dalla Cina, senza quasi più potere decisionale. Non viene specificato se il controllo cinese arrivi da parte di OnePlus oppure di OPPO: potremmo propendere per la seconda ipotesi, visto il malcontento (ma ovviamente manca una conferma).
Quale che sia la realtà effettiva, ultimamente l’argomento della fusione tra OPPO e OnePlus è diventato particolarmente piccante. Similmente al documento trapelato pochi giorni fa, la situazione in India lascia trasparire ancora di più la posizione di OP come subordinata della casa madre. Comunque, come anticipato dallo stesso Pete Lau, per l’utente finale non dovrebbero esserci grandi differenze, specialmente per quanto riguarda la parte software.
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