La tecnologia, a causa dell’avanzare della sua stessa essenza, ha sempre più fame di componenti hardware. Ciò che muove la tecnologia è rappresentato da un chipset, di base il cuore degli smartphone Xiaomi, OPPO, vivo ma anche Apple e Samsung, che però potrebbero andare incontro ad una carenza di questi ultimi più lunga del previsto.
Xiaomi, OPPO, vivo e le altre: guerra tecnologica USA-Cina uno dei motivi della carenza chipset fino al 2022
Stando all’esaustivo report del South China Morning Post, quella che inizialmente sembrava una gestibile crisi di fornitura dei chipset per i freni delle automobili si è esteso all’elettronica di consumo, quindi per smartphone, laptop, lavatrici, frigoriferi smart ecc. La causa principale è la scarsità di silicio in natura, certo, ma i motivi che amplieranno il vero problema della tecnologia del 2021 fino a probabilmente il 2022 sono molteplici.
Anzitutto, la pandemia che ha sicuramente rallentato la catena di approvvigionamento per tutti, nessuno escluso. Ma un altro motivo, stavolta di natura politica, sono i continui contrasti tra USA e Cina sul piano tecnologico, visti i problemi causati dalle sanzioni degli Stati Uniti (e Huawei ne sa più di qualcosa).
Il dopo Trump ha visto però il successore Joe Biden chiamare a raccolta i produttori di semiconduttori come Samsung e TSMC ma anche le aziende tecnologiche come Intel, Alphabet (Google), case automobilistiche come General Motors e Ford promettendo un supporto economico al fine di uscire dalla crisi, con un fondo speciale da 50 milioni di dollari, questo affinché si produca tutto negli USA.
E se prima la questione era relativa alla sola Huawei, ora la corsa agli ordini dei competitor sopracitati potrebbe allargare il problema a lungo andare, anche perché sono convinti di recuperare in tempi brevi il terreno perso dal brand di Ren Zhengfei. Insomma, il problema c’è ed è destinato a durare, cosa faranno i brand di tecnologia per contenere i danni?
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