Era soltanto questione di tempo prima che gli effetti concreti della crisi dei chip si palesassero, in particolare per Xiaomi. Giusto poche ore fa vi abbiamo parlato del rincaro delle smart TV, ma il mercato degli smartphone non sarà esente da tale problematica. È talmente sotto gli occhi di tutti che la stessa dirigenza Xiaomi, come quella di Realme, ha già messo le mani in avanti sugli aumenti di prezzo. Ma gli effetti della crisi non si faranno sentire soltanto in termini di prezzo, ma anche e soprattutto di disponibilità, come nel caso di Black Shark 4 e 4 Pro.
La crisi dei chipset colpisce Xiaomi e le scorte di Black Shark 4
La carenza di chipset da utilizzare è la causa per la quale dei nuovi gaming phone si sono rapidamente esaurite le scorte. In particolar modo per il Black Shark 4 Pro, a causa di uno Snapdragon 888 le cui scorte sono più basse di quanto sperato. A fare il punto della situazione è stato proprio il CEO della divisione mobile di Xiaomi, Luo Yuzhou, specificando che si tratta di una carenza abbastanza grave. L’azienda sta cercando di lavorare per aumentare la propria produzione, ma in ballo ci sono anche fattori esterni a Xiaomi. In primis i chipmaker che, subissati dall’aumento di richiesta dei produttori e dai rallentamenti pandemici, non riescono a star dietro alla domanda globale.
Ricordiamo che Black Shark 4 e 4 Pro saranno messi in commercio in Europa a partire dal prossimo 28 aprile, ma non è dato sapere se ci saranno rallentamenti anche qua da noi. Ne dubito, ipotizzando una domanda della clientela inferiore rispetto alla platea cinese.
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