Sin dai primi annunci da parte di Huawei, attorno ad HarmonyOS sono aleggiati dubbi, in primis sulla sua concretezza. Allora erano tempi in cui non si capiva quale sarebbe stato l’effetto a lungo termine del ban USA sull’azienda. Si ipotizzava che quello di Huawei potesse essere una sorta di bluff, nella speranza di poter tornare ad usare liberamente i servizi Google. Ma così non è stato: persino con il cambio di presidenza da Trump a Biden, l’azienda è ancora impossibilitata al libero commercio con l’occidente e pare che non si tornerà più indietro. Insomma, d’ora in avanti i prossimi smartphone Huawei saranno messi da HarmonyOS 2.0, ma rimangono altri dubbi.
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Uno su tutti l’effettiva originalità di un sistema operativo che si pone come nuovo ed indipendente ma che ha dimostrato di essere molto attaccato ad Android. I primi test hanno sottolineato le somiglianze fra i due OS, rivelando come quello di Huawei appaia sostanzialmente come un reskin della EMUI 11. Ma dato che siamo ancora in fase di beta testing, è ancora presto per dare un parere definitivo sul grado di originalità di HarmonyOS. Non è ancora dato sapere quando l’OS di Huawei diverrà una realtà concreta, ma nel frattempo continuano a girare in rete video dimostrativi. Uno su tutti quello a bordo di Huawei Mate X2 che sta circolando in queste ore.