Quando si parla di durabilità, su smartphone mid-range come Redmi Note 10 aleggia sempre una certa incertezza. Nella mente maliziosa degli utenti, uno smartphone che costa relativamente poco non può avere lo stesso grado di resistenza dei top di gamma. Spesso ciò non è vero, però, come dimostra la brutta fine che ROG Phone 5 ha fatto fra le mani di JerryRigEverything. Per il momento, però, il noto youtuber non ha ancora messo mano sull’ultimo capostipite della serie Note 10, al contrario di un tartassato ma caparbio Xiaomi Mi 11.
Nell’attesa di scoprire se Redmi Note 10 passerà al vaglio di Zach, per il momento c’è un altro canale YouTube di cui francamente non abbiamo mai sentito parlare che l’ha fatto. Ed è normale, essendo un canale indiano, ma ciò che ci interessa è che è sostanzialmente un “imitatore” di JerryRigEverything. E quindi anche lui svolge i classici test di resistenza per dimostrare quanto uno smartphone sia in grado di durare nel tempo.
Aggiornamento 23/03: dopo il modello base, anche quello Pro è stato messo a dura prova negli stessi test di resistenza, con esito ancora una volta negativo. Trovate tutto a fine articolo.
Il bend test miete un’altra vittima, questa volta tocca a Redmi Note 10
La prima cosa testata è la resistenza all’acqua. Tecnicamente Redmi Note 10, al contrario del suo modello Pro che è certificato IP53, non offre alcun grado di sopportazione per liquidi e polvere. Ma i test svolti ci dimostrano come lo smartphone di in grado di stare sott’acqua per almeno 5 minuti e continuare a funzionare come dovrebbe. Certo, non è un test scientifico e non vi consigliamo di imitarlo, ma è comunque un buon segno. Frontalmente c’è un display AMOLED da 6,43″ Full HD+ protetto da vetro Gorilla Glass 3 di fattura Corning. Il grado di protezione è quello solito alla pressoché totalità di smartphone, perciò si inizia a graffiare al livello 6 della scala di Mohs.
Nonostante i materiali economici, il sensore ID laterale continua a funzionare perfettamente anche danneggiandolo con un taglierino. Si, perché buona parte di Redmi Note 10 è realizzata in plastica. Scalfire la scocca posteriore e il frame metallico significa rischiare di perdere la smaltatura dall’effetto metallico e rivelare la semplice plastica al di sotto. Il vantaggio della plastica è che, come dimostra il drop test, è molto più difficile scalfirla quando cade per terra. Dopo diverse cadute, comunque, lo schermo OLED finisce per rompersi, ma senza praticamente nessun tipo di scheggiatura.
Al contempo, la maggiore flessibilità della plastica rispetto a vetro e metallo può rivelarsi il vero tallone d’Achille. Ed infatti il famigerato bend test vede questo Redmi Note 10 spezzarsi con relativa facilità. Ed il problema sembra essere sempre il solito, ovvero la fragilità strutturale che deriva dalla presenza del sensore d’impronte sul lato. Dato che il frame risulta discontinuo in corrispondenza del sensore, fletterlo significa rischiare di romperlo in quell’esatto punto. Ed infatti anche Redmi K30 aka POCO X2 soffre della stessa problematica. Fortunatamente il rischio di un danno del genere è estremamente basso, dato che non c’è alcun bisogno di fletterlo così.
È il turno di Redmi Note 10 Pro | Aggiornamento 23/03
Era solo questione di giorni prima che anche Redmi Note 10 Pro venisse messo sotto torchio nei test di resistenza a cui è stato sottoposto il modello base. Per l’esattezza, si tratta di Redmi Note 10 Pro Max, variante indiana che però differisce soltanto nel nome rispetto al nostro Note 10 Pro. Nonostante la denominazione “Pro”, il test condotto dal canale indiano sembra andare peggio rispetto al modello di fascia inferiore. Questo perché il test “subacqueo” restituisce esito negativo: dopo qualche minuto sott’acqua, lo smartphone non funziona più.
Ed è quasi paradossale, se si pensa che il Pro è l’unico del gruppo ad avere la certificazione IP53. In realtà, se il modello base è riuscito a sopravvivere senza morire è più questione di fortuna che di qualità: non sempre uno smartphone che finisce in acqua significa uno smartphone rotto. Anche perché la certificazione IP53 significa resistenza alla pioggia e nulla più.
Per il resto, il test di resistenza su Redmi Note 10 Pro (Max) ha dato gli stessi risultati visti in precedenza sia in positivo che in negativo. Specialmente nel caso del sempre temibile bend test, che anche questa volta ha mietuto la sua ennesima vittima. Da notare, poi, che anche i drop test hanno comportato una rottura precoce del vetro rispetto al modello base. Ma anche qua non ci sentiamo di accusare il telefono di maggiore fragilità, bensì di maggiore fortuna per il Redmi Note 10 standard.
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