La sfida di vendite tra i produttori di smartphone si gioca anche attraverso l’acquisto di componenti più o meno importanti. Ed il sinonimo di calo per Huawei nel 2020 è stato proprio quello della spesa per i chipset, che però ha permesso ad esempio a Xiaomi di spiccare il volo nel senso opposto.
Huawei è ancora il terzo produttore per spesa sui chipset, Xiaomi è il brand con la crescita maggiore
Gli effetti delle sanzioni USA hanno sicuramente influenzato la classifica stilata da Gartner (che trovate in fonte), che spiega come nel 2020 Huawei sia stato il terzo produttore dietro a Samsung ed Apple (prima), ma tra i tre è quella che ha fatto registrare un -23.5% rispetto all’anno precedente, contro i +24% del colosso di Cupertino e del +20.4% del gigante sudcoreano.
Quella che invece ha recuperato terreno proprio per il calo di Huawei è stata Xiaomi, che è sì ottava nella Top 10 tra i compratori di chipset, ma è quella con la migliore crescita tra i 10 brand presenti. Infatti, il dato riporta un +26% che non la avvicina particolarmente ai piani alti, ma che con una certa continuità è possibile possa arrivare a recuperare posizioni e visibilità (già alta).
Insomma, c’è ora da ragionare su cosa ci riserverà il 2021 in tal senso, con lo spettro degli Stati Uniti che incombe proprio sui produttori cinesi e questa situazione, secondo qualcuno che di chipset se ne intende, potrebbe portare un importante giovamento a tutto il mercato.
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