Huawei realizza un cortometraggio ispirato al “Viaggio in Occidente” per promuovere i suoi prodotti

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Se c’è una cosa che intriga moltissimo i brand di tecnologia cinesi, quello è il richiamo alla tradizione nazionale. E non è da meno Huawei, che ha realizzato un simpatico cortometraggio ispirato all’opera massima della narrativa cinese, il “Viaggio in Occidente”, al fine di promuovere la propria telecamera di videosorveglianza.

Huawei: tutta la potenza della telecamera di videosorveglianza HoloSens nel cortometraggio del “Viaggio in Occidente”

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Operazione di marketing non indifferente quella del colosso cinese, che con un’operetta ispirata al Xiyouji (nome cinese del romanzo) ha spiegato tutte le peculiarità della camera Huawei Good Hope, lanciata attualmente solo in Cina, che sfrutta l’algoritmo HoloSens per eseguire il monitoraggio smart in tempo reale di eventi parabolici e su edifici ad alta quota.

Ma come lo spiega? Molto semplice! Il maiale antropomorfo Zhu Bajie (uno dei quattro “Santi” dell’opera) deve liberare uno dei due protagonisti dell’opera, Tang Seng (o anche Tripitaka), con l’aiuto del Re Scimmia Sun Wukong, ma non riesce a trovarlo in quanto nascosto. Allora il furbo suino utilizza la tecnologia Huawei per rilevare il movimento svolto dallo Scimmiotto per rintracciarlo, potendo finalmente salvare il Monaco e proseguire il viaggio verso l’Illuminazione.

Un esempio molto fantasioso per spiegare la qualità di un prodotto su cui punta effettivamente tanto in patria ma che non ha ancora portato in Occidente, quasi come se il processo fosse un lungo viaggio (conta 100 capitoli l’opera) verso appunto l’Illuminazione (in chiave Buddhista).

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