“È facile creare qualcosa. Ancora più facile quando è uguale alla cosa prima. E a quella prima ancora. Ma come tutte le cose belle, questa parte da zero. Niente note. Niente progetti già fatti. Nessuna mappa per ritrovare la via del ritorno. Stiamo ripensando a tutto. Da quello che facciamo a come lo facciamo. Da quello che serve a quello che non serve. Un gigantesco pulsante di ripristino per tutto ciò che è l’innovazione. E così stiamo andando. Sicuri che non vale la pena raggiungere ciò che è a portata di mano. Lo sappiamo, perché abbiamo provato a spingerci più in là. Ed abbiamo inventato Nothing.”
È questo il manifesto che accompagna Nothing, un nome che sa molto di hipsteria, specialmente se associato al modo in cui viene presentato. C’è chi potrebbe vedere in queste parole una frecciatina neanche troppo palese di Carl Pei alla strada intrapresa da OnePlus. Ma la verità è che un attacco del genere, per quanto velato e vago, potrebbe tranquillamente essere rivolto a qualsiasi colosso della tecnologia.
Di cosa si occuperà Nothing?
Come già svelato in precedenza, l’obiettivo di Nothing dovrebbe essere il settore audio, perciò (salvo sorprese) niente smartphone. Manca ancora una conferma formale, ma le personalità coinvolte sembrerebbero confermare questa strategia. Negli investitori figurano Tony Fadell (ingegnere a capo degli storici iPod), ma anche il co-fondatore di Twitch Kevin Lin, il CEO di Reddit Steve Huffman e lo youtuber Casey Neistat.
Carl Pei stesso ha risposto alle voci di corridoio, specificando che il progetto sarà “molto di più” che cuffie o accessori del genere. Ecco le sue ultime dichiarazioni:
“È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che è successo qualcosa di interessante nel mondo della tecnologia. È tempo per una fresca brezza di cambiamento. La missione di Nothing è quella di rimuovere le barriere tra persone e tecnologia per creare un futuro digitale senza soluzione di continuità. Crediamo che la migliore tecnologia debba essere bella, ma anche naturale e intuitiva da usare. Quando è sufficientemente avanzata, dovrebbe svanire sullo sfondo e non sembrare nulla.“
Nell’attesa di scoprire qualcosa di più specifico, l’ipotesi più papabile è che Nothing miri a costruire un’ecosistema di dispositivi a sfondo musicale, probabilmente per sostenere un possibile servizio di streaming. Tuttavia, Carl Pei ha confermato a The Verge che il business della sua azienda si concentrerà sul guadagnare dall’hardware piuttosto che dalla sottoscrizione di abbonamenti. Ha poi affermato che punterà molto all’originalità, evitando che i suoi prodotti assomiglino a quelli concorrenti.
“C’è un motivo per cui molti prodotti sul mercato sembrano abbastanza simili. È perché condividono molti degli stessi componenti e gli stessi elementi costitutivi. Nothing è una società completamente indipendente di proprietà del nostro team fondatore e dei nostri investitori , con un proprio dipartimento di ricerca e sviluppo. E nonostante utilizzi produttori a contratto per costruire i suoi dispositivi, non si limiterà a ri-etichettare i prodotti di qualcun altro.“
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