Prosegue l’effetto domino derivante dal ban USA che tanto sta facendo dannare Huawei, ormai entrata a tutti gli effetti in quella che viene definita come “modalità sopravvivenza“. Sin da subito si percepiva che per l’azienda di Ren Zhengfei i guai sarebbero stati diversi, a partire dall’impossibilità di usare i servizi Google. Dal software si è prontamente passati all’hardware e adesso Huawei si trova spalle al muro, costretta a mettere da parte ingenti quantità di componenti. A partire dal 14 settembre, infatti, nessuna azienda americana o ricollegabili ad esse potrà inviare prodotti alla compagnia cinese.
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Il ban USA si ripercuoterà anche nella fornitura di display verso Huawei
Finora si è parlato perlopiù di chipset, componente fondamentale per gli smartphone, così come attrezzature telecomunicative, stazioni 5G, router, server, cloud e così via. Senza di questi Huawei rischia di venir estromessa da buona parte dei settori in quali opera, compreso quello più recente delle smart TV. MediaTek ha ufficialmente richiesto agli USA la licenza per operare con Huawei, ma c’è chi ipotizza che verrà prontamente respinta.