Il ban USA ha non poco scombussolato i piani di Huawei, arrivando persino ad influire negativamente sulle vendite di Mate 40. A parlarne è Evan Blass aka evleaks, insider sempre molto informato sui futuri risvolti del mercato degli smartphone. È stato lui a svelarci in anticipo i nomi in codice di Mate 40 e 40 Pro, oltre a parlare della differenza fra le EMUI installate sui due modelli. Una differenze che adesso scopriamo essere ricollegabile alla differente strategia di vendita.
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Una delle dirette conseguenze del lavoro di ostracizzazione compiuto dal governo Trump nei confronti di Huawei riguarda la filiera di produzione. Non potendo più rifornirsi dall’essenziale chipmaker TSMC, la divisione HiSilicon sta venendo pesantemente compromessa. A quanto pare Huawei Mate 40 potrebbe essere l’ultimo top di gamma a montare una soluzione proprietaria, più precisamente il Kirin 9000.
Proprio per questo Huawei avrebbe deciso di cambiare i piani di vendita per la serie Mate: di conseguenza, Huawei Mate 40 base potrebbe non uscire dalla Cina. Evan Blass dice di non aspettarci una distribuzione molto ampia, date le poche unità prodotte per via dalla scarsità di chipset a disposizione. Probabilmente è una notizia che non vi coglierà troppo di sorpresa, dato che Huawei ci ha già abituati ad una diversificazione del genere. Lo stesso è successo con la serie Huawei Mate 30, di cui abbiamo visto in Europa solamente la variante Pro, contrariamente a Huawei Mate 20 (di cui venivano vendute un po’ tutte le versioni). Idem per la serie Huawei Mate 10, con il base che venne venduto esclusivamente in Cina.