A partire da quest’estate dovremmo vedere la nuova wave di top di gamma, basati sullo Snapdragon 865+. A questo step intermedio seguirà lo Snapdragon 875, il vero successore che caratterizzerà la fine del 2020 ma soprattutto il Q1 2021. Fra i primi produttori ad implementarlo troveremo Xiaomi, sempre in prima linea per adottare le nuove soluzioni di casa Qualcomm. Il chipmaker sta dimostrando di rimanere la scelta più apprezzata nella fascia alta, nonostante i costi sempre in salita.
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Arriva dal Sud Corea un report dal sapore amaro, secondo cui il costo dei top di gamma con Snapdragon 875 sarebbe più salato del previsto. Inizialmente i chipset avrebbero dovuto avere un costo di circa 150/160$, mentre il prezzo finale sarebbe di circa 250$. Un balzello di ben 100$ e che giocoforza si rifletterà sul costo finale degli smartphone che lo utilizzeranno.
Se gli attuali top di gamma costano ormai attorno ai 1000€ è anche “colpa” di Qualcomm. È una colpa relativa, dato che il chipmaker ha differenziato ulteriormente la sua proposta, realizzando SoC per tutte le tasche. Fino a qualche anno fa c’erano soltanto le serie Snapdragon 8xx per la fascia alta e quella 6xx per i mid-range. Oggi, invece, c’è una serie Snapdragon 7xx che non ha molto da invidiare ai chip high-end, con il giusto compromesso prestazioni/costi.
A rappresentare un degno rivale potrebbe esserci MediaTek, la cui dirigenza ha già confermato che ci sarà un rivale per lo Snapdragon 875. Rivale che potremmo ritrovare a bordo della serie Huawei P50, causa impossibilità ad utilizzare i propri chipset HiSilicon Kirin.