Unboxing – TWS Pro
La confezione di vendita un cartonato bianco e minimale. All’interno troviamo la seguente dotazione:
- TWS Pro;
- cavo per la ricarica USB Type-C – lightning;
- 2 paia di gommini aggiuntivi di diverse dimensioni;
- manuale delle istruzioni in inglese e cinese.
Design e costruzione
Dal punto di vista del design c’è ben poco da dire, queste TWS Pro hanno uno stile davvero “ispirato”, dalle dimensioni, all’aspetto, fino al case. L’unica cosa che manca sono le scritte sul retro della dock e dei veri sensori di prossimità sugli auricolari.
Devo dire anche che i materiali utilizzati sono piuttosto buoni, così come la chiusura magnetica del case che restituisce una buona sensazione. Lo sportellino fa un po’ gioco, ma nel complesso il tutto risulta abbastanza resistente.
Una volta inserite nelle orecchie le TWSPro rimarranno ben salde e non si sfileranno per nessuna ragione al mondo e questo mi è piaciuto tantissimo. Anzi, dirò di più, nonostante io non apprezzi molto le soluzioni in-ear queste non risultano essere particolarmente invasive e sono comode anche dopo lunghe sessioni di utilizzo.
La parte interna del gambo è sensibile al tocco e sarà possibile sfruttare alcune gestures:
- Un tocco: Play/Pausa o rispondere/chiudere chiamate;
- Due tocchi: prossima canzone;
- Pressione prolungata: richiamare l’assistente vocale.
Un difetto è che i comandi non sempre vengono letti alla perfezione, anzi a volte il brano viene messo in pausa senza che io spinga nulla. Questo succede quando il gambo è direzionato sulla barba (non è che abbia una barba così folta da toccarlo, ma a mala pena sfiorarlo) o quando sono sdraiato a letto.
Insomma, c’è qualcosa che non quadra, non è stato fatto un gran lavoro sotto questo punto di vista. Non è presente il sensore di prossimità, quindi quando toglieremo una cuffia la riproduzione non si stopperà automaticamente.
Ogni cuffia potrà essere utilizzata singolarmente perché non ce n’è una master e perché su ognuna abbiamo dei microfoni. Potrete semplicemente riporla nel case e una volta tirata fuori si sincronizzerà automaticamente con l’altra.
Infine, ho notato un piccolo difetto sulla nostra unità, in quanto a volte la cuffia destra non fa bene contatto nel case ed accade che non si ricarichi del tutto. Più volte mi è successo che, tirandole fuori per ascoltare della musica, funzionasse solo la sinistra.
Concludo dicendo che la dock presenta l’ingresso lightning nella parte inferiore, il classico pulsante per il pairing su quella posteriore ed il LED su quella frontale.
Connettività
Altri problemi in vista anche in questo comparto, sinceramente spero che siano tutti piccoli difetti dovuti alla nostra unità, ma se li avete riscontrati anche voi allora fatemelo sapere qui sotto nei commenti dell’articolo. Le TWS Pro hanno connettività Bluetooth 5.0 e su Android mi ha dato qualche problemino. Prima di tutto la connessione ogni tanto “lagga“, quindi sentirete delle brevi interruzioni del brano in maniera totalmente casuale.
Il secondo aspetto, invece, è che presenta una latenza importante, quindi si noterà parecchio nella visione di video o film. Di gaming dunque non se ne parla proprio.
Il terzo punto è che a volte succede che una delle due cuffie non si accoppi con l’altra e rimanga spenta. Questo succede un po’ più di rado, ma almeno una volta su 10 utilizzi accade.
Concludo dicendo che per effettuare il primo pairing dovrete pigiare il tasto sulla parte posteriore e poi procedere alla connessione sullo smartphone. Le volte successive dovrete solamente aprire il case e dopo un paio di secondi si agganceranno da sole.
Qualità audio
Peccato per tutti questi difetti perché il linea generale le TWS Pro non suonano nemmeno male, il volume massimo è elevato e le frequenze sono abbastanza equilibrate, sebbene i bassi non siano molto enfatizzati e risultino un po’ ovattati. Dettagli, perché l’ascolto è godibile e prevedono un supporto allo standard AAC (no, niente aptX).
Non ne è presente alcun tipo di cancellazione attiva del rumore. Vista comunque la soluzione in-ear a volume massimo diciamo che riusciamo ad isolarci sufficientemente dall’esterno.
Passando ai microfoni l’audio è appena sufficiente solamente in ambienti silenziosi, perché all’esterno e con rumori forti le TWS Pro sono praticamente inutilizzabili. Date uno sguardo al video per capire meglio di cosa parlo.
Autonomia
Ogni auricolare possiede una batteria da 40 mAh, mentre il case ne ha una da 400 mAh e purtroppo l’autonomia non è sufficiente. Infatti, nella riproduzione musicale con volume al massimo sono riuscito ad arrivare a circa 1 ora di autonomia, mi sarei aspettato di più da una batteria da 40 mAh.
Qui arriviamo ad un altro aspetto da toccare perché il cavo in dotazione è USB Type-C – lightning e questo significa che dovete esser muniti di alimentatore con presa di tipo C. Qualora non lo abbiate sappiate che non potrete ricaricarle perché ho provato ad attaccarle a diversi PC con Type-C e non ha funzionato, ho provato con diverse power bank anche con Power Delivery e non ha funzionato.
Alla fine ho dovuto ricaricarle tramite una basetta wireless.
Conclusioni
Eccoci arrivati alle conclusioni, non penso che io debba aggiungere molto. Quello che posso dire è che spero che per alcuni dei difetti che abbiamo riscontrato sia solamente un problema della nostra unità, ma vi prego di farmi sapere nei commenti quali TWS Pro avete acquistato voi e se le vostre funzionano alla perfezione.
Per il resto l’indossabilità, il design e la costruzione e l’audio sono molto buoni, ma lato connettività, gestures e autonomianon ci siamo. Bisogna dire che sono disponibili a soli 37 euro grazie ai coupon che condividiamo giornalmente su GizDeals, ma a quel prezzo potete comprare delle ottime Realme Buds Air a cui non manca nulla.
Certo è che se volete necessariamente delle cuffie in-ear allora dovrete virare su altro ancora, ma per quanto riguarda questo modello di TWS Pro personalmente non mi sento di consigliarvele.
TWS Pro BT5.0 Earphones True Wireless GPS Positioning Anti-theft Earbuds