Le vendite record raggiunte dalla serie Huawei Mate 30 non sono state certo frutto dell’Europa. Nel nostro continente lo smartphone ha minimamente fatto il suo debutto, con il ban USA che nel frattempo ha apparentemente rallentato la diffusione, perlopiù mediatica, dei prodotti Huawei in Europa. Ma dati alla mano come sono realmente andate le vendite per l’azienda? Ce lo dicono i dati raccolti dal centro di ricerca Canalys, mostrandoceli anche a fianco di quelli della diretta rivale Xiaomi.
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L’andamento in Europa per Huawei non è peggiorato, contrariamente al ban USA
Dopo un’iniziale fase di “panico” che ha seguito la decisione del governo Trump di inserire Huawei nella famigerata Entity List, la situazione si è via via assestata. Le conseguenze di tale blocco non hanno toccato gli smartphone già in circolazione ed alcuni di quelli che sono stati commercializzati successivamente. Certo, modelli di punta come Mate 30 e Mate X non hanno ricevuto la certificazione da parte di Google. Ma si sa, a vendere di più spesso sono i modelli di mesi fa, i quali godono di prezzi più favorevoli e sono quindi quelli che fanno “massa” nei numeri di vendita.
Ed infatti i dati di Canalys evidenziano come, paragonando il Q3 2018 ed il Q3 2019, ci sia una situazione di parità nelle vendite di Huawei. Ciò rappresenta comunque un malus per l’azienda, visto che, se ciò non fosse avvenuto, molto probabilmente si sarebbe registrata una crescita anziché un pareggio. Crescita che invece si è registrata in casa Xiaomi, che rispetto al trimestre dello scorso anno ha segnato un notevole +73%.
Ciò ha fatto sì che le quote di mercato per la società di Lei Jun siano passate dal 6.5% al 10.5%, mentre per Huawei sono calate del -1.7%, toccando quota 22.2%. Salda in classifica rimane Samsung, in crescita al 35.7%, mentre il resto della classifica vede Apple in leggero calo ed una situazione meno rosea per Nokia ed il resto dei produttori.