Xiaomi è “contenta” della bassa crescita e pensa ai prossimi telefoni 5G

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In un panorama dove Huawei rimane ferma sui propri numeriXiaomi conquista nuove fette di mercato in Europa. Al contempo, i risultati generali non si sono rivelati estremamente positivi. Il Q3 2019 ha fatto registrare una decrescita dei ricavi, scesi dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questa penalizzazione è da attribuire principalmente alla Cina, una madre patria che sta dando ragione alla succitata Huawei. Ma anche se i risultati finanziari non sorridono alle casse aziendali, il CEO ha preferito adottare la filosofia del bicchiere mezzo pieno.

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Il Q3 2019 di Xiaomi non è stato ottimo, ma va bene lo stesso

Se il margine dei profitti è soltanto dell’8-9% non c’è problema, anzi. È proprio ciò che rende così competitiva Xiaomi, tenendo bassi i ricavi e favorendo una gestione dei prezzi che non gioca troppo al rialzo. D’altronde se Xiaomi in così poco tempo è riuscita a posizionarsi nei piani alti del mercato europeo è in primis per una qualità/prezzo difficile da battere.

E nel 2020 si giocherà il gioco del 5G, con le reti di nuova generazione che inizieranno a non essere più esclusiva dei mercati più facoltosi. Già con Honor V30, il telefono 5G meno costoso ad oggi, c’è stato un piccolo passo in avanti, ma il vero boom si avrà con l’arrivo del 5G nelle fasce mid-range dei 200-300€. Non a caso, Xiaomi ha già annunciato che nel 2020 lancerà almeno 10 smartphone 5G, fra i quali sicuramente ci sarà più scelta per tutte le tasche.


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