Come previsto, il ban USA è stato ulteriormente prorogato, permettendo a Huawei di poterne usufruire. Tuttavia, questo atto non permette comunque all’azienda di utilizzare i servizi Google, visto quanto accaduto alla serie Mate 30 e a Mate X, praticamente assenti in occidente. Viene da chiedersi, quindi, quale sarà la sorte per Huawei P40 e P40 Pro, dato che un loro mancato lancio globale non potrebbe che compromettere ulteriormente l’immagine della società di Ren Zhengfei.
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Conferme per il lancio globale di Huawei P40 e P40 Pro, anche se i dubbi rimangono
A dispetto di quelli che sono i presupposti, voci di corridoio danno per certo il lancio globale della serie Huawei P40. Alla luce di questa notizie, le opzioni sono fondamentalmente tre, a partire dalla volontà di lanciare i futuri top di gamma con la versione AOSP di Android. Ciò significherebbe fare affidamento unicamente (o quasi) agli Huawei Mobile Services, magari nella speranza che in questi mesi che ci separino venga costruito un’ecosistema di app in grado di tamponare l’assenza di Google.
La seconda ipotesi, meno penalizzante ma più dubbia, sarebbe la risoluzione del ban a favore della controparte cinese, permettendo a Huawei di tornare alla normalità. Ma queste voci di corridoio non sembrano propendere verso nessuna delle due opzioni, gettando un’ombra di dubbio ulteriore sulla questione.
La terza ed ultima ipotesi è che HarmonyOS si riveli pronto per debuttare sulla serie P40, per quanto gli ultimi risvolti parlano di ancora di molti mesi di attesa. Ma il fatto che questo rumor spunti ad un giorno dall’annuncio della strategia ufficiale da parte di Huawei su come si svilupperà la diffusione dell’OS proprietario potrebbe non essere un caso.
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