Seppur lentamente, la situazione fra Huawei ed USA sembra che si stia risanando. Per quanto ci sia ancora strada da fare, il governo Trump ha deciso di abbassare le barriere, anche per non non ledere all’economica del paese. Non sono mancate, infatti, le polemiche da parte delle aziende statunitensi direttamente colpite dal precedente ban derivante dalla famigerata Entity List. Adesso quelle aziende sono state rassicurate direttamente da Donald Trump, a seguito dell’incontro avvenuto durante la scorsa giornata.
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Alla Casa Bianca si sono presentati gli amministratori delegati delle principali aziende in ambito tech, fra cui Google e Qualcomm, ma anche Intel, Broadcom, Micron, Cisco e Western Digital. A seguito delle nuove disposizioni dell’amministrazione Trump, queste società non possono più interfacciarsi con Huawei come accadrebbe normalmente. Al contrario, devono necessariamente fare richiesta al governo in modo da richiedere un’apposita licenza per averci a che fare commercialmente.
La discussione di ieri è girata proprio attorno a questo argomento, vista la preoccupazione delle aziende coinvolte. A loro Trump ha confermato la disposizione di decisione tempestive in merito alla richiesta di licenza. Ciò significa che rimarrà l’obbligo di licenza, ma che questa verrà emessa in tempi ristretti. Ciò non significa che sia tutto rose e fiori, anzi. Alcuni senatori americani, per esempio, vorrebbero bloccare la compravendita di brevetti a Huawei. Senza considerare il nuovo scandalo che vedrebbe Huawei collaborare illecitamente con la Corea del Nord.
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