In questi mesi ha fatto scalpore la notizia del ban Huawei da parte del governo USA (trovate tutti i dettagli nel nostro editoriale), una notizia che ha fatto il giro del mondo creando non pochi grattacapi. Tra questi, lo stop dei rapporti tra il colosso cinese e Google e – di conseguenza – i piani relativi ad un OS proprietario per sostituire Android. Eppure, nonostante il blocco, i produttori di chip degli USA stanno continuando a vendere milioni di dollari di prodotti a Huawei, nel pieno rispetto delle leggi. Ma com’è possibile?
Ban Huawei: le aziende statunitensi hanno trovato il modo di aggirare il divieto del governo
No, la proroga di 90 giorni non c’entra niente, se ve lo state chiedendo. Secondo alcune fonti anonime del New York Times, i leader del settore dei chip – tra cui Intel e Micron – sono riusciti a scovare il modo per aggirare il ban Huawei imposto dal governo, senza violare alcuna legge. In pratica, i prodotti realizzati al di fuori del territorio statunitense non valgono come prodotti in USA e quindi possono essere venduti alla compagnia cinese senza troppi problemi.
Basta solo non accompagnare il tutto con servizi come le istruzioni per l’uso et voilà, il gioco è fatto. Grazie a questo escamotage, i prodotti delle compagnie statunitensi hanno cominciato ad arrivare a Huawei in barba al divieto di Trump e la cosa è in porto da circa 3 settimane (secondo quanto riportato dalle fonti).
Per il governo USA risulta quanto mai complicato bloccare completamente il gigante tecnologico cinese ed allo stato attuale appare incerto sul da farsi. Inizialmente il ban ha gettato nella confusione sia il brand che le aziende partner statunitensi, ma una volta che gli avvocati delle parti in causa sono riusciti a fare chiarezza, ora le cose procederebbero al meglio. Nel frattempo il governo sarebbe diviso in due: da un lato questo stratagemma mina gli sforzi degli USA nel limitare Huawei, dall’altro – secondo alcuni – è un bene che venga alleggerita la pressione sulle azienda americane.
Siamo quindi in una fase di stallo ma la situazione potrebbe trovare una svolta nel corso del G-20, il quale si terrà in Giappone alla fine di questa settimana. Qui, Trump incontrerà il presidente cinese Xi Jingping e forse potrebbe aprirsi un dialogo verso rapporti commerciali pacifici e verso una miglioramento della questione legata a Huawei. Dita incrociate!
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