Si continua a parlare dell’inserimento di Huawei nella blacklist degli USA. La conseguenza di tale decisione è che adesso tutte le aziende americane non potranno continuare a lavorare con la compagnia cinese. Il motivo? Salvaguardia nazionale. Al di là della legittimità di tale motivazione, adesso società come la stessa Google dovranno prendere le distanze da Huawei. Con conseguenti limitazioni in ambito Android per i futuri dispositivi, anche se per quelli attualmente in circolazione non dovrebbe cambiare quasi nulla. Ecco perché il Codacons ha deciso di indagare per valutare se lanciare o meno una class action contro Google.
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Ecco il comunicato ufficiale del Codacons:
“La decisione di Google di ritirare la licenza d’uso del sistema operativo Android sui prodotti Huawei, che perderebbero così anche l’accesso al Google Play Store e a tutte le applicazioni della stessa Google, rischia di danneggiare gravemente i consumatori. La sospensione della licenza fornita da Google, infatti, potrebbe provocare un terremoto sui telefonini: dalla mancanza di alcuni servizi Google all’impossibilità di eseguire aggiornamenti di sicurezza sugli smartphone, fino alla limitazione delle funzionalità degli apparecchi. Effetti che danneggerebbero in modo evidente quanti hanno acquistato un cellulare Huawei convinti di poter utilizzare Android e tutti gli altri servizi forniti da Google. Le ripercussioni sarebbero pesanti in Italia in particolare, dato che è il primo Paese in Europa per numero di smartphone e tablet Huawei venduti, rischia di subire le conseguenze più pesanti. Anche il Codacons si prepara a scendere in campo a tutela degli utenti italiani possessori di telefonini Huawei, e non esclude una possibile class action per far ottenere a tutti coloro che subiranno una eventuale limitazione delle funzionalità degli smartphone il rimborso loro dovuto in base al Codice del Consumo.“
Nel caso in cui gli utenti italiani risultino penalizzati dalla decisione degli USA, il Codacons potrebbe lanciare una class action contro Big G. Per il momento sembrerebbe che coloro che hanno già acquistato uno smartphone/tablet saranno tutelati, ma non è detta l’ultima. Continuate a seguirci per saperne di più, non appena cu saranno aggiornamenti del caso.
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