Dopo la smentita riguardo il presunto ban in Italia, dalla Polonia arrivano notizie meno confortanti per il gigante tecnologico asiatico proprio in merito alla questione del 5G ed al recente arresto di un dipendente Huawei, accusato di spionaggio insieme ad un membro di Orange.
Huawei propone di istituire un centro di Cybersicurezza in Polonia per evitare il ban
Proprio quest’ultimo evento sarebbe la miccia che ha fatto scattare la discussione intorno al futuro di Huawei nel paese dell’Est Europa. Secondo varie indiscrezioni, la Polonia starebbe pensando di seguire la strada degli USA proprio per motivi di sicurezza interna. Per questo motivo Tonny Bao – responsabile del brand cinese in Polonia – ha dichiarato che la compagnia è disponibile per la creazione di un centro di sicurezzainformatica, sempre se le autorità polacche lo consentiranno.
Non è la prima volta che Huawei istituisce un centro di cybersicurezza in Europa (ne è presente uno in Germania mentre il mese prossimo ne aprirà uno a Bruxelles) e l’obiettivo è proprio quello di sciogliere tutti i dubbi in merito al presunto collegamento con il governo cinese.
Queste strutture infatti sono accessibili liberamente agli operatori delle telecomunicazioni, i quali possono testare le apparecchiature dell’azienda. Vedremo se la Polonia deciderà di adottare misure drastiche oppure se si rivelerà aperta al dialogo, come sembra essere la Germania del Cancelliere Merkel.
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