Il mercato indiano – definito “strategico” e di vitale importanza – è da sempre uno dei più ambiti da parte dei vari produttori di smartphone. Mentre il governo prova ad incrementare i risultati dele compagnie locali, le aziende cinesi prosperano alla grande e – secondo le stime di IDC – sono in possesso del 53% delle quote di mercato per quanto riguarda il settore dei dispositivi mobili. E non è solo Xiaomi a crogiolarsi in questo idillio, ma anche gli altri competitor connazionali (Honor, Lenovo, OPPO e Vivo).
Xiaomi, Honor, Lenovo, OPPO e Vivo dominano il settore degli smartphone in India
Mentre il mercato degli smartphone in India continua a crescere, il monopolio (si, potrebbe essere il termine giusto) di questo settore è nelle mani dei produttori cinesi Xiaomi, Honor, Vivo, OPPO e Lenovo. I risultati raggiunti da Xiaomi – che ha perfino superato Samsung – non sono un caso isolato. Già i precedenti report di Counterpoint – riguardanti al Q4 2017 – ci hanno mostrato la presenza fissa di OEM cinesi nella top five delle spedizioni di device nel Paese.
Ebbene sembra che la quota di mercato delle compagnie cinesi sia del 53%, con una crescita non indifferente se paragonata al 34% dello scorso anno. Secondo Jaipal Singh di IDC India, l’indebolimenti delle realtà locali ha permesso il proliferare dei brand esteri. E grazie al rapporto qualità/prezzo eccellente, i dispositivi cinesi sono diventati sempre più popolari, scalzando competitor come Micromax e Intex. E un’ulteriore prova dell’importanza dell’India è arrivata proprio oggi, con OnePlus che mira a trasformare il Paese nel suo “polo di produzione globale”.
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