Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dall’India, uno dei mercati più prolifici e meta ambita da numerosi produttori (vedasi Xiaomi), OPPO e Vivo avrebbero perso circa 10 mila rivenditori sul territorio. Il motivo? Le due compagnie cinesi avrebbero ridotto i margini dei profitti offerti agli stessi rivenditori, scatenando l’ira di questi.
OPPO e Vivo potrebbero essere tagliati fuori dal mercato indiano?
Stando a quanto riportato da Economic Times, Oppo e Vivo avrebbero perso quasi 10 mila punti vendita in India. I due produttori, secondo i recenti report, avrebbero tagliato i margini di profitto per le grandi catene dal 23-25% al 14-15%. Stessa sorte anche per i riventitori più piccoli, con una riduzione dal 15-16% al 5-6%. La conseguenza di questa decisione non ha tardato a farsi sentire: un numero impressionante di store fisici ha smesso completamente di vendere gli smartphone targati OPPO e Vivo.
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Il drastico taglio dei margini non sarebbe il solo motivo a spingere in questa direzione i rivenditori indiani. Pare anche che le compagnie applicassero margini commerciali differenti a seconda dello Stato, una pratica che creava non pochi grattacapi alle grandi catene con store sparsi per tutto il Paese. Nel frattempo, la divisione indiana di Vivo avrebbe smentito la notizia, affermando che – nel corso del 2018 – saranno addirittura aggiunti dei nuovi punti vendita.
Qual è il motivo dietro la drastica decisione di OPPO e Vivo?
In merito a questa domanda, le versioni sono differenti. Un portavoce di OPPO India avrebbe affermato che il taglio dei margini commerciali sulle vendite degli smartphone farebbero parte della strategia dell’azienda per concentrare tutte le risorse solo sulla fascia medio-alta. Secondo un’altra fonte, le due compagnie starebbero attuando una strategia di riduzione degli investimenti dovuta al raggiungimento di una determinata quota di mercato. Quale che sia la motivazione dietro tale decisione, sono di certo chiare le conseguenze che si potrebbero scatenare.
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