Censura in Cina: tutti i commenti dovranno essere legati ad identità reali

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Dopo la rimozione dall’App Store di tutte le applicazioni che fornivano servizi VPN e dopo l’ennesima violazione della privacy dei cittadini cinesi tramite Jingwang, un’applicazione di sorveglianza obbligatoria per tutti i possessori di smartphone, continua imperterrita la censura in Cina con l’abolizione dei commenti anonimi su tutte le piattaforme del web.

Censura in Cina: tutti i commenti dovranno essere legati ad identità reali

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Stando a quanto riportato dal Financial Times, a partire dal 1 ottobre il governo cinese provvederà all’attuazione di un nuova iniziativa di censura: l’anonimato sarà completamente bandito dal web e tutti i commenti dovranno essere necessariamente legati ad identità reali, al fine di scoraggiare l’uso di un linguaggio indecoroso e, soprattutto, eventuali messaggi di protesta. L’utilizzo forzato di identità reali consentirebbe alle forze dell’ordine un intervento tempestivo in caso di messaggi dal contenuto potenzialmente illegale, contemporaneamente stroncando sul nascere qualsiasi tipo di opposizione.

Nuovi provvedimenti in Cina per scongiurare l’opposizione sul nascere

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A man uses a computer in an internet cafe in Beijing on June 1, 2017.
China implemented a controversial cybersecurity law on June 1, despite concerns from foreign firms worried about its impact on their ability to do business in the world’s second largest economy. / AFP PHOTO / GREG BAKER (Photo credit should read GREG BAKER/AFP/Getty Images)

Siamo ben consapevoli che il fine ultimo è proprio da ricercarsi nella volontà del governo cinese di annullare qualsiasi forma di dissenso ed avere il controllo totale sulla popolazione, tramite provvedimenti censori e atteggiamenti oppressivi di vario tipo. L’introduzione di tutte le misure che abbiamo visto fin ora – durante tutto il corso dell’anno – non sono casuali: si terrà, infatti, a breve il Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, un incontro quinquennale di grande importanza, in cui vengono ufficializzati i cambiamenti all’interno dei vertici del Partito. E pare proprio che da quest’anno, stando a quanto riportato dalle fonti anonime del Financial Times, il governo abbia deciso di adottare una strategia diversa dal solito, concentrandosi di più sulla censura dei contenuti anziché di quella dei servizi: il nuovo e terribile provvedimento si muoverebbe proprio in questa direzione.


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