Che Xiaominon sia (ahimè) nuova ad episodi di esplosioni dei propri smartphone è già noto ad alcuni. E fin qui non ci sarebbe “nulla di male”: come sappiamo, il mondo dell’elettronica, specialmente se di consumo, non è perfetto.
A tal proposito, lo scorso 21 dicembre un nuovo possessore di un dispositivo Xiaomi Redmi non ben specificato (si parlerebbe di uno Xiaomi Redmi Note 3) è stato vittima di questa circostanza mentre era in fase di ricarica. Come da consuetudine, la società cinese avrebbe provveduto ad occuparsi del caso, contattando il cliente ed indagando sul caso in modo da accertare le cause esatte. Ma non sarebbe finita qui.
Xiaomi: accordo di segretezza a seguito di uno Redmi Note 3 esploso?
Infatti, stando a quanto riportato da alcune fonti cinesi, la ragazza in questione, che avrebbe regalato alla madre lo smartphone Xiaomi incriminato, sarebbe stata contattata dalla società la quale avrebbe fornito un risarcimento totale di 600 yuan in modo da ricoprire il costo del prodotto.
Tuttavia, questo rimborso prevederebbe anche che la ragazza firmi un accordo di segretezza che le impedisca di parlare dell’accaduto con giornali o persone esterne.
Precisando che stiamo parlando di rumors, se ciò si rivelasse vero sarebbe una mossa sicuramente sospetta da parte di Xiaomi, in quanto, secondo quanto riferito dalla ragazza, lo smartphone sarebbe sempre stato caricato tramite cavo e caricatore originali, oltre al fatto che, quando è esploso (ovvero in fase di ricarica), nessuno lo stava utilizzando.
Nuovamente, vi invitiamo a prendere il tutto con il giusto scetticismo. Nell’attesa di ulteriori aggiornamenti, vi lasciamo con la nostra recensione completa dello Xiaomi Redmi Note 3: