Ogni estate che si rispetti porta con sè il suo tormentone che occuperà la maggior parte delle discussioni fra amici e conoscenti. Quest’anno nel campo smartphone il tormentone si chiama OnePlus 3 o OP3; dispositivo che ha anticipato di una settimana la stagione estiva mostrandosi al pubblico il 14 Giugno.
Chi di noi non ricorda OnePlus One e la sua strategia di marketing con l’acquisto ad inviti, proseguita con OP2, che tanto, in parte, ha reso famosa l’azienda.
OnePlus dall’uscita del suo One ad oggi è probabilmente una realtà consolidata per molti fattori. Anzitutto, il rapporto qualità/prezzo dei propri smartphone. Inoltre la capacità, non da tutti, di aver capito alcuni errori fatti in passato ed averne fatto tesoro per migliorarsi.
OnePlus 3: la premessa
OPO è stato il “Flagship Killer” e tale rimarrà probabilmente incontrastato per un fattore storico, nell’aver introdotto questa terminologia. OP2, da molti atteso, con grande hype, sulla scia del suo predecessore, inutile negare che abbia in parte deluso.
Parte del malcontento generale riguardo OP2 si lega a doppio filo al discusso Snapdragon 810 e alle sue rinomate problematiche di surriscaldamento in parte domate da OnePlus con il risvolto della medaglia nel dover limitare il SoC al fine di scongiurare tale problema.
Del resto, nell’ambito smartphone non si può attendere molto tra un modello e l’altro e lo Snapdragon 820 era ancora troppo lontano. Fatta questa premessa, arriviamo al 14 Giugno, dove inutile negarlo, OnePlus ha centrato molto, se non tutto, con un piccolo capolavoro: OnePlus 3.
Premetto, per dovere di cronaca, che questo articolo avrà un taglio prettamente soggettivo. Di questo non posso che ringraziare la redazione dove scrivo; per lasciarmi totalmente libero nel condividere quanto vi racconterò esclusivamente dal mio punto di vista.
OnePlus 3: la mia esperienza di acquisto
Invano ho tentato con OPO e poi con OP2 di acquistarli ad inviti; la notizia che OnePlus 3 sarebbe stato venduto liberamente mi convince sempre dippiù di tentare l’acquisto alle ore 21:00 italiane del 14 Giugno.
Onestamente ero quasi convinto che non sarei riuscito a farlo mio. Primo perchè rientravo dalla Cina e sarei giunto a Roma alle 21:20. Secondo, ipotizzavo che ci sarebbe stata una tale quantità limitata di device con un affollamento sul sito da non garantirmi l’acquisto di OnePlus 3.
Atterro alle 21:10 e, non appena mi è possibile riattivare lo smartphone, mi connetto al sito OnePlus. Con mia enorme sorpresa riesco a portare a termine l’acquisto, scegliendo la spedizione normale, senza alcun problema. Ricevo, nel breve, la conferma dell’acquisto.
Poco dopo, sulla pagina del mio account, si attivano i vari step. Il sito riporta la spedizione il 22 Giugno con un arrivo previsto per il 25 Giugno: non c’è da fare altro, solo attendere il nuovo “giocattolo”.
Altra sorpresa ed anche qui, un “+” a OnePlus, viene anticipata la spedizione. Segno che l’azienda aveva previsto uno stock consistente, per soddisfare le richieste dei clienti e non creare ritardi nelle spedizioni. Ricevo il mio OnePlus 3 il 22 Giugno, ben tre giorni prima di quanto era previsto, ovviamente con mia enorme gioia.
OnePlus 3: un device votato al modding
Nel frattempo, durante l’attesa, avevo già visto vari video su come effettuare sblocco del bootloader, root e il fix della RAM. Il giorno stesso, che OnePlus 3 mi è arrivato, mi sono seduto con calma al pc e ho iniziato a seguire tutte le procedure per effettuare tali operazioni.
Premetto che, fortunatamente anche con altri smartphone, non mi è mai successo durante operazioni di root e quant’altro di incorrere nel brick del device. Invece, probabilmente per qualche operazione errata, mea culpa, brikko OP3.
Vi ricordo che OnePlus deve buona parte del suo successo anche alle possibilità di modding, supportate dal device e dalle varie community. Inoltre, OnePlus 3 se sbloccato il bootloader e rootato non è soggetto alla perdita della garanzia, altra mossa strategica dell’azienda.
Ritornando al mio device, ho adesso un problema non da poco. Anzichè possedere l’oggetto dei miei desideri ho un bel fermacarte da scrivania! Come prima cosa ho cercato in rete informazioni su come poter ripristinare il software stock in caso di brick. Ma, essendo lo smartphone troppo “nuovo”, non sono riuscito a trovare info; che immagino a breve saranno comunque disponibili.
OnePlus 3: il supporto live chat
Che fare? Non mi resta che contattare l’assistenza. Qui inizia un altro incubo nel pensare se e come, e in che tempi riuscirò ad avere il device funzionante. Per prima cosa, essendo iscritto al forum di OnePlus, nella sezione relativa al device, ho esposto il mio problema. Prontamente, un utente mi ha risposto di provare a contattare il supporto live di OnePlus i quali avrebbero cercato di risolvere il problema.
Devo essere sincero, normalmente sono molto scettico sulle assistenze a distanza. Nel frattempo, avevo aperto, nella sezione service, un ticket esponendo quanto accaduto. Vi ricordo che nella sezione “support” OnePlus cita il fatto che il cliente verrà ricontattato nelle successive 24 ore.
Nel panico, ma soprattutto dispiaciuto nel non poter iniziare a “smanettare” con il mio OP3 decido di avventurarmi nella “live chat” di assistenza. Contatto il supporto live chat degli USA e prontamente con un operatore è iniziata la conversazione.
OnePlus 3: il supporto dell’operatore
Dopo aver spiegato quanto accaduto, mi è stato richiesto codice IMEI 1 e 2, email di contatto e ovviamente modello dello smartphone. L’operatore molto gentile e piuttosto rapido mi ha fatto alcune domande; stato di carica del device, collegare il device al caricabatterie, ritentare l’accensione. Nulla da fare, solo flash continui velocissimi della schermata con il logo OP e mancato avvio.
Preso atto della situazione, mi viene fissato un appuntamento per il giorno successivo con un “Tech Specialist” a livello 2; verrà effettuato il tethering dello smartphone tentando la procedura di ripristino del software stock.
A tal fine mi viene inviata un’email. All’interno vi sono i link con alcuni file criptati che dovrò scaricare che serviranno a tale procedura. La domanda che mi viene spontanea è: come verrò ricontattato? L’operatore mi spiega che riceverò un’email mezz’ora prima del mio appuntamento con ulteriori istruzioni su come procedere.
Siamo vicini all’atteso momento. Prossimo all’orario dell’appuntamento ancora non sono stato ricontattato. Decido di ricontattare il supporto tramte live chat. Fornito il riferimento del ticket aperto, vengo informato che, causa un ampio flusso di assistenze, non è possibile nella giornata odierna riuscire ad evadere la mia richiesta. Insisto, spiegando che realmente ho spostato appuntamenti e quant’altro, una variazione mi causerebbe ulteriori problematiche.
L’operatore si fa un pò attendere ma ne vale la pena. Infatti, mi comunica che se ho la pazienza di attendere un paio d’ore riusciranno ad effettuare l’assistenza: accetto e ringrazio.
OnePlus 3: il supporto del Tech Specialist
Vengo ricontattato tramite e-mail un’ora prima del previsto! La mail contiene un link attraverso il quale inizierà la sessione di chat con lo specialista tecnico. Attraverso Team Viewer, viene preso il controllo del mio pc per portare a termine l’operazione di unbrick del device.
Il resto è attesa davanti al pc per far si che la procedura arrivi a termine. Trenta minuti circa e il mio OnePlus 3 è pronto nuovamente ad essere utilizzato!
Direi che non posso riternermi che soddisfatto del mio acquisto e di quello che spesso viene poco valutato, quando si acquista uno smartphone “cinese”: il supporto del produttore ai clienti. Brava OnePlus! Un esempio da seguire per altri produttori di smartphone.