Huawei P9: la tecnologia Leica spiegata nel dettaglio

Huawei P9

Con il nuovo Huawei P9, la casa produttrice cinese ha voluto dare un chiaro e forte segnale alle dirette concorrenti, puntando fortemente sulla doppia fotocamera da 12 megapixel di cui è dotato il nuovo smartphone e che è stata realizzata in collaborazione con Leica.
Oggi, vorremmo spiegarvi nel dettaglio la composizione dell’intero sistema fotografico del nuovo top di gamma, concentrandoci sugli aspetti tecnici.

Huawei p9

Lenti

Il nome “SUMMARIT”, assegnato alle lenti presenti in dotazione al nuovo Huawei P9, deriva dall’apertura focale da 2.2 con distanza di fuoco di 27mm; progettate appositamente per Huawei, le lenti sono state realizzate con una forma non sferica in grado di permettere un maggiore controllo della distorsione di nitidezza dell’immagine ed una risoluzione di colori molto più ampia.
In effetti, Leica ha assegnato il nome “SUMMARICON” alle lenti che sono dotate di un’apertura focale non superiore a 2.0 con una distanza di fuoco di 50mm circa.

Huawei p9
Sensore
Il doppio sensore Sony IMX298, rispettivamente a colori ed in bianco e nero, elabora l’immagine catturata grazie ad un particolare algoritmo.

Le grandi dimensione dei due sensori permettono di catturare una quantità di luce maggiore rispetto ad altri sensori ed esprimere ottime prestazioni anche in situazioni di scarsa luminosità.
Queste prestazioni sono legate all’ottimo sistema di messa a fuoco di cui è dotata la fotocamera.

Tre le modalità presenti:

  • Per delle foto macro o con soggetti a breve distanza, il dispositivo utilizza una messa a fuoco laser. Si tratta di una tecnica oramai presente su molti smartphone che si basa sul calcolo della frazione di tempo che il laser impiega a raggiungere il soggetto e tornare indietro.
  • Per i soggetti in lontananza, lo smartphone è in grado di mettere a fuoco la scena essenzialmente nello stesso modo in cui viene fatto dall’occhio umano, utilizzando la triangolazione della luce riflessa sul soggetto ed rielaborata dal sensore stesso.
  • In alternativa a questi due metodi è possibile utilizzare il rilevamento del contrasto, che garantisce però un’acquisizione dell’immagine più lenta.

Differenti sono anche le modalità di colore da attuare: Standard, Morbidi e Luminosi disponibili anche per il sensore in bianco e nero.

Ultima chicca realizzata appositamente per la collaborazione con Leica è l’interfaccia interna dell’applicazione “Fotocamera” la quale permette un’esperienza utente quanto più vicina possibile alla simulazione di un’uso reale di una reflex.

Permetterà, infatti, la regolazione manuale di ISO, velocità dell’otturatore, la modalità di esposizione, modalità di misurazione, bilanciamento del bianco e così via.

Se siete interessati a saperne di più su questo dispositivo, vi invitiamo a visionare la nostra recensione completa!