Negli ultimi giorni, la casa produttrice Xiaomi ha annunciato che sui propri dispositivi, dotati della nuova MIUI 7.2, sarà implementata una nuova funzione (in realtà già esistente a partire da Android 4.4 KitKat ma mai attivata) chiamata dm-verity.
Tale funzione serve a bloccare l’installazione di software non originali sugli smartphone abilitati al fine di preservare un livello di sicurezza maggiore, mandando così in fumo quello che è il lavoro delle tante community presenti sul web, che si impegnano a creare software competitivi e, a volte, molto più stabili ed affidabili di quelli proprietari.
Da sempre attenta al lavoro degli sviluppatori della propria community, questo giro di vite effettuato da Xiaomi, per quanto strano possa risultare, potrebbe nascondere una buona notizia.
Il fatto che la casa produttrice cinese stia puntando ad innalzare la sicurezza e l’affidabilità del proprio software e ROM potrebbe significare che stia realmente programmando un’espansione verso altri mercati, tra cui quello europeo ed americano. Chi non sarebbe felice di questa ipotesi?
Ammettiamo che questa ipotesi potrebbe risultare un pò “forzata”, ma è l’unico modo parziale di “apprezzare” questa nuova decisione di Xiaomi.
Dunque, i recenti dispositivi rilasciati da Xiaomi, come il Mi 5, Mi 4s, Redmi Note 3 / Pro, Redmi 3 (oltre che i futuri dispositivi) potrebbero avere un’elevata protezione del software tale da impedirne il modding.