Nel confronto di oggi andremo a provare due smartphone molto simili nel design e realizzati da due dei migliori produttori cinesi: stiamo parlando del Meizu MX5 e del nuovissimo Xiaomi Redmi Note 3, due device basati sul SoC Mediatek Helio X10 e che condividono buona parte delle specifiche tecniche. Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: chi avrà la meglio in questo versus?
Il Meizu MX5 è disponibile a partire da 349 Euro su MeizuMart.it nel taglio da 32GB, mentre lo Xiaomi Redmi Note 3 è acquistabile su TinyDeal al prezzo di circa 191 Euro nella variante con 32GB di memoria e 3GB di RAM.
La differenza di prezzo è davvero notevole e potrebbe spingere molti di voi a preferire la soluzione di Xiaomi, ma per togliervi ogni dubbio scopriamo insieme i punti a sfavore e a favore di ciascuno dei due terminale nel confronto completo.
NB: durante la prova il Meizu MX5 è stato aggiornato dalla release software Flyme OS 5 cinese a quella internazionale, comportando un leggerissimo calo dell’autonomia.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: il confronto di GizChina.it
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: specifiche tecniche
Dal punto di vista delle specifiche tecniche le differenze sono minime, visto che su entrambi i dispositivi troviamo il medesimo SoC Mediatek Helio X10, basato su otto core Cortex A-53 ed una GPU Rougue PowerVR G6200 MP4 a 700MHz. Sul Meizu MX5, la frequenza operativa del processore si spinge fino ai di 2.2 GHz di clock (MT6795T), mentre sullo Xiaomi Redmi Note 3 la frequenza è limitata a 2.0 GHz (MT6795).
Il quantitativo di RAM installato è di 3GB su entrambi i device, anche se esiste una variante economica del Redmi Note 3 con solo 2GB di RAM e 16GB di memoria. Lo storage non è espandibile ed ammonta a 32GB, inoltre, i due terminali sono dotati di uno scanner di impronte digitali, di una scocca in metallo e della connettività Dual-SIM 4G LTE, anche se manca la banda a 800MHz LTE.
Assenti su entrambe i dispositivi la possibilità di espandere la memoria tramite microSD, inoltre sullo Xiaomi è presente anche un comoda porta infrarossi IR per utilizzare lo smartphone come telecomando.
Le dimensione del Redmi Note 3 sono di 150 x 76 x 8.65 mm per un peso di circa 164 grammi, mentre il Meizu MX5 misura 149.9 x 74.7 x 7.6 mm per un peso complessivo di circa 149 grammi.
Tra le principali differenze, troviamo la tipologia di pannelli installati sui due terminali, che pur condividendo la medesima diagonale di 5.5 pollici e la stessa risoluzione FullHD, sono di natura IPS sul Redmi Note 3 e Amoled sul Meizu MX5.
Anche le due batterie vantano due capacità ben distinte, infatti, la soluzione di Xiaomi può contare su un’unità da ben 4050 mAh, mentre il Meizu si ferma 3150 mAh. Inoltre, il collocamento dello scanner di impronte è ben differente, visto che sul MX5 è integrato nel tasto fisico mBack nella parte frontale, mentre sul Redmi Note 3 è situato nella parte posteriore sotto la fotocamera, proprio come sul Nexus 6P di Huawei.
Un’altra corposa differenza dei due device consiste nella fotocamera posteriore, che per il Meizu prevede un sensore Sony IMX220 Exmor RS da 20.7 Mega-pixel con apertura f/2.2 ed un doppio Flash LED bi-tonale accompagnato da un sistema di messa a fuoco laser, mentre lo Xiaomi vanta un sensore Samsung S5K3M2 ISOCELL da 13 Mega-pixel, un doppio Flash LED bi-tonale ed un sistema di messa a fuoco rapido PDAF. Le due soluzioni anteriori invece, possono contare in entrambi i casi su un sensore da 5 Mega-pixel.
Infine, ciò che contraddistingue tutti i dispositivi delle due aziende cinesi leader ed in eterna competizione è proprio l’interfaccia grafica adottata e che mantiene ben pochi elementi del classico android stock, da una parte con la MIUI 7 e dall’altra con la Flyme OS 5.1, entrambi basate su Android Lollipop.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: display
Partiamo subito dai due pannelli installati, caratterizzati da una diagonale di 5.5 pollici ed una risoluzione FullHD di 1920 x 1080 pixel, che restituiscono una densità di pixel per pollice pari a 401 PPI. La resa cromatica è ottima su entrambi i dispositivi anche se, vista la natura differente delle due tecnologie adottate, ognuno presenta i propri vantaggi e svantaggi. Più nel dettaglio, i neri risultano decisamente migliori e più profondi sul Meizu, data la tipologia Amoled del display installato.
Di contro però, i bianchi risultano leggermente migliori sul pannello IPS dello Xiaomi, che riesce a restituire un bianco più puro e reale, visto che sul Meizu troviamo un bianco leggermente più caldo. Inoltre, facendo attenzione, è possibile notare come i rossi del Meizu tendano leggermente all’arancione, un piccolo difetto che salta all’occhio solo con una discreta attenzione e che non va a compromettere la resa finale.
Nonostante la presenza della tecnologia Amoled, che, come visto su altri smartphone, tende a saturare di molto i colori, il pannello del Meizu si comporta molto bene sotto questo aspetto e riesce a restituire un’immagine molto simile a quella offerta dai pannelli IPS, segno di come l’azienda abbia tarato al meglio la resa del display.
Su entrambi i dispositivi è possibile settare a proprio piacimento la temperatura del colore dei due pannelli, che di default risultano leggermente più caldi e piacevoli sul Meizu.
Molto buono il livello di luminosità massima sui due prodotti, ma anche in questo caso il Meizu riesce a raggiungere un livello leggermente più alto. Nessun problema da segnalare con il touch screen, che risulta essere molto sensibile e preciso su ambedue le soluzioni.
Infine, il vetro antigraffio Corning Gorilla Glass 3 installato sui due smartphone è risultato molto oleofobico, anche se sul Redmi Note 3 tende a trattenere qualche impronta in più durante l’utilizzo.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: design
Affiancando i due device salta subito all’occhio la notevole somiglianza dei due prodotti, che oltre ad essere accomunati da una piacevole scocca in metallo, presentano anche un posizionamento di tasti, fotocamere e sensori molto simile, segno di come Xiaomi si sia ispirata alla soluzione di Meizu.
Nella parte frontale, oltre ai display, troviamo – nella zona superiore -, le capsula audio, i LED RGB ed i sensori di prossimità e luminosità. Nella parte inferiore, invece, sul Meizu troviamo il tipico tasto fisico mBack con integrato lo scanner di impronte, mentre sullo Xiaomi sono presente i tre tipici tasti soft-touch retroilluminati.
Nella parte posteriore, partendo dal basso, troviamo i loghi delle due aziende e lo speaker audio posteriore sullo Xiaomi. Nella parte superiore poi, troviamo le fotocamere accompagnate dal doppio Flash LED bi-tonale su entrambi i device e, poco più in basso, il sistema di messa a fuoco laser sul Meizu e lo scanner di impronte sullo Xiaomi.
I profili laterali destro e sinistro prevedono la stessa disposizione del bilanciere del volume e del tasto power su ambedue i dispositivi, così come la slitta dei vani SIM, collocati sulla sinistra e che permettono di alloggiare due SIM in formato Nano sul Meizu e Micro sullo Xiaomi.
Infine, sul profilo inferiore troviamo i microfoni di sistema e la porta micro-USB, mentre sul Meizu troviamo anche lo speaker di sistema. Sul profilo superiore, invece, troviamo il jack audio da 3.5 millimetri, il secondo microfono per la soppressione del rumore e sullo Xiaomi la porta IR.
Nel complesso, la costruzione è ottima su tutti e due gli smartphone, anche se il grip restituito dalla scocca del Meizu riesce a renderlo meno scivoloso tra le mani e a dare un senso di maggior qualità, dovuto forse alla lavorazione più curata e certosina dei metalli rispetto a quella adottata da Xiaomi.
Il design è sicuramente piacevole su entrambi, data anche la notevole somiglianza tra i due device, l’unica differenza notevole consiste proprio nel posizionamento dello scanner di impronte e nell’assenza di tasti fisici frontali sullo Xiaomi.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: prestazioni e calore
I due dispositivi sono basati sulla medesima piattaforma hardware e, com’era lecito aspettarsi, riescono entrambi a restituire un’ottima fluidità e reattività di sistema in ogni contesto, anche durante il multi-tasking più spinto.
Il Mediatek Helio X10 coadiuvato dai 3GB di RAM riesce a gestire i vari applicativi software ed i giochi più impegnativi senza lag ed impuntamenti anche dopo diversi minuti di attività intensa, segno che non è presente alcun fenomeno di thermal throttling.
Le uniche differenze hardware consistono nella frequenza operativa dei due processori, che sul Meizu arriva fino a 2.2GHz (MT6795T), mentre sullo Xiaomi si ferma a 2.0GHz (MT6795), una differenza poco significativa e che può essere notata solamente con alcuni benchmark specifici o durante il caricamento di applicativi/giochi estremamente pesanti.
Un’altra nota emersa in sede di test consiste nelle prestazioni della memoria eMMC installata, che sul Meizu risulta sensibilmente più veloce rispetto allo Xiaomi, specie per quanto riguarda i valori in scrittura, dove quest’ultimo si ferma a poco meno di 60 MByte/s contro gli oltre 130 MByte/s del concorrente. Lo stesso discorso è valido anche in lettura, dove il Meizu supera i 185 MByte/s contro i 160 MByte/s dello Xiaomi, una differenza che emerge nei tempi di apertura e di installazione delle App, anche se all’atto pratico parliamo di pochi decimi di secondo al massimo di qualche secondo nelle attività più impegnative.
La gestione della RAM risulta sensibilmente migliore sul Meizu, mentre il calore generato viene smaltito molto bene su entrambi i dispositivi, anche se lo Xiaomi è riuscito a restituire una temperatura leggermente inferiore.
Dopo circa 20 minuti di gaming, il termometro ha misurato un valore massimo di 38.5°C nella parte frontale del Meizu MX5 e di 37.2°C nella parte posteriore in prossimità della fotocamera.
Sul Redmi Note 3, invece, i valori registrati si sono fermati rispettivamente a 37°C e 34.5°C, dimostrandosi dunque leggermente inferiori al concorrente. Una differenza irrisoria e dovuta forse alla frequenza di clock leggermente più contenuta sula soluzione di Xiaomi.
Nel complesso, il calore sviluppato si è dimostrato davvero contenuto in ogni contesto e limitato alle sole attività più intense ed esose in termini di risorse.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: autonomia e ricezione
Nonostante la notevole differenza in termini di capacità delle due batterie installate, l’autonomia si è rivelata ottima su entrambi i dispositivi ma con un sensibile vantaggio a favore del Redmi Note 3, che con un utilizzo molto intenso è riuscito a garantirmi tra le 5 ore e mezzo e le 6 ore di schermo attivo nell’arco di una giornata con una SIM attiva ed un uso abbondante delle reti dati 3G/4G.
Anche con il Meizu MX5 sono tranquillamente arrivato a sera sempre con un utilizzo medio/intenso sulle reti mobili, riuscendomi a garantire 4 ore e mezzo abbondanti di schermo attivo nell’arco di una giornata lavorativa.
Andando a misurare con l’apposito strumento l’effettiva capacità delle batterie installate, abbiamo confermato i valori dichiarati dai produttori, visto che caricando da spento il Meizu MX5 abbiamo ottenuto un valore di 3013 mAh prossimo ai 3150 mAh dichiarati.
Stesso discorso per il Redmi Note 3, dove abbiamo registrato un valore di 3970 mAh contro i 4050 mAh riportati sulle specifiche.
Nel complesso, l’autonomia si è dimostrata più che buona su entrambi i prodotti, dato che si sono rivelati in grado di coprire una giornata di utilizzo intensivo, anche se lo Xiaomi, complice l’elevata capacità, riesce a garantire mediamente un’ora / un’ora e mezzo di schermo attivo in più a parità di utilizzo.
Nessun problema da segnalare per la ricezione, che risulta ottima su tutte e due le soluzioni, dato che entrambi permettono di avere delle ottime velocità in download sia su reti 4G LTE che 3G HSDPA ed un’eccellente qualità in chiamata.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: fotocamere e multimedia
Una tra le principali differenze dei due smartphone consiste proprio nel comparto fotografico, dove il sensore Sony Exmor IMX220 da 20.7 Mega-pixel del Meizu MX5 riesce a prevalere sulla soluzione Samsung S5K3M2 ISOCELL da 13 Mega-pixel del Redmi Note 3.
Complice sicuramente la migliore ottimizzazione software, il Meizu MX5 riesce a restituire degli scatti molto buoni e definiti anche in condizioni difficili per uno smartphone, anche se ovviamente al calare della luminosità aumenta il rumore digitale nelle foto. Le foto scattate dal Meizu risultano essere anche più fedeli alla realtà in termini di resa cromatica, sia con poca che con molta luce.
Molto veloce la messa a fuoco su entrambi i prodotti, anche se ho notato un leggero vantaggio sul Redmi Note 3 nelle foto diurne, mentre in notturna la situazione si inverte. Il Meizu MX5 è dotato di un sistema di messa a fuoco laser che riesce a garantire un focus davvero molto preciso in qualsiasi condizione di luminosità, mentre lo Xiaomi sfrutta la tecnologia PDAF, ovvero la messa a fuoco a detenzione di fase, che risulta essere molto veloce ma meno precisa, specie al calar della luce. Da segnalare che la distanza focale minima dello Xiaomi è sensibilmente inferiore al Meizu, dato che a parità di distanza dal soggetto molte macro risultano spesso sfuocate, un difetto forse dovuto proprio alle lenti installate, che al di sotto di una certa distanza minima non riescono a garantire la messa a fuoco.
Ottima la velocità di scatto, anche se in generale ho notano una maggiore velocità sullo Xiaomi, sia con che senza HDR attivo. L’HDR riesce ad avere un’ottima resa in entrambi i prodotti, senza far perdere naturalità e qualità alle foto.
Infine, da segnalare che l’applicazione fotocamera del Meizu MX5 è molto più completa in termini di impostazioni e modalità di scatto rispetto allo Xiaomi, specie per quanto riguarda la modalità manuale, dove possiamo controllare tutti o quasi i parametri, tra cui i tempi di esposizione, la distanza focale, il contrasto, gli ISO e la compensazione dell’esposizione, un pregio non da poco che vi permetterà di sfruttare al meglio il sensore Sony e di migliorare ulteriormente la resa qualitativa finale, anche se già in modalità automatica il software riesce a lavorare molto bene.
Anche sul fronte video troviamo alcune differenze, in primis la possibilità di registrare video in 4K sul Meizu MX5 che è invece assente sul Redmi Note 3. Qualitativamente parlando, anche in questo campo il Meizu riesce ad avere la meglio, anche se la differenza non è poi così abissale registrando in FullHD. Su ambedue i dispositivi la registrazione avviene in FullHD ed è possibile registrare video slow-motion in HD a 120FPS, inoltre è assente un sistema di stabilizzazione ottico OIS.
Le fotocamere frontali riescono a restituire degli scatti più che sufficienti, anche se con poca luca è presente un po’ troppo rumore digitale. Leggermente più luminoso lo scatto realizzato con Meizu MX5.
Per quanto riguarda il reparto multimediale, nessun problema nella riproduzione di video in 4K e con gli ultimi codec adottati. Nell’ambito musicale, la qualità audio in cuffia è di buon livello su entrambi, così come con lo speaker di sistema, anche se il Meizu è dotato di uno speaker leggermente più potente e non soffre del soffocamento dell’audio andandolo ad appoggiare su una superficie piana come invece accade parzialmente sul Redmi, vista la posizione della cassa audio. Solamente ai massimi livelli la tonalità tende a risultare leggermente metallica e distorta, ma tutto sommato è un difetto davvero minimo e poco percepibile.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: scanner di impronte digitali
Entrambi i dispositivi sono caratterizzati dalla presenza di un comodo e pratico scanner di impronte digitali, che può essere utilizzato in alternativa alla classica password o sequenza per sbloccare il proprio smartphone.
La sostanziale differenza tra i due smartphone consiste proprio nella collocazione del sensore, che nel Meizu è situato nella parte frontale all’interno del tasto fisico mBack, mentre nello Xiaomi trova sede poco sotto la fotocamera, proprio come sui recenti Nexus 6P e 5X.
Entrambi i lettori di impronte si sono dimostrati abbastanza precisi e veloci, con un leggero vantaggio a favore del Meizu MX5, che si è dimostrato leggermente più rapido nello sblocco con il device in stand-by.
In termini di praticità e comodità, la scelta di Meizu inerente al posizionamento risulta migliore di quella di Xiaomi, visto che su quest’ultimo, utilizzando il device appoggiato ad un tavolo, si va a precludere questa funzione.
Nel complesso questa interessante feature riesce a svolgere bene il proprio lavoro su tutti e due i prodotti, con qualche leggero vantaggio a favore del Meizu MX5.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: software
E’ molto difficile giudicare la parte software dei due device senza cadere nel soggettivo, visto che la scelta tra MIUI e Flyme OS può dipendere sicuramente dai propri gusti personali. Le due ROM presentano infatti diversi aspetti in comune, fra cui lo stesso launcher senza drawer, le icone riviste nel pieno stile dei due produttori, la presenza dei vari applicativi di gestione dei relativi account Flyme e Xiaomi, e la possibilità di personalizzare temi, font, sfondi etc tramite i “theme center” proprietari.
In sostanza, su entrambi i sistemi operativi ritroviamo praticamente tutte o quasi le stesse utility di sistema, come ad esempio il centro di sicurezza o l’app store, ciò mette in evidenza come i due smartphone siano perfettamente integrati con l’ecosistema dei servizi offerti dai due produttori.
Andando al sodo però, emerge come la Flyme OS risulti più leggera e meno esosa i termini di RAM della MIUI, dato che a parità di applicazioni in esecuzione in background, sul Redmi Note 3 ci si aggira attorno i 1,3GB di memoria liberi contro gli 1,6GB del Meizu, anche se in realtà nell’utilizzo quotidiano non si notano differenze sostanziali.
Un altro aspetto sicuramente ben noto è la presenza di un elevato numero di gesture sulla Flyme OS, gesture che sulla MIUI sono quasi completamente assenti. Sul Meizu infatti, è possibile abilitare diverse opzioni di risveglio dallo stand-by, tra cui il doppio tocco, mentre sullo Xiaomi questa possibilità non è stata implementata. L’unico aspetto che troviamo sulla MIUI e non nella Flyme è la modalità ad “una mano”, un’opzione sicuramente molto comoda ed utile, specie su un su un dispositivo di queste dimensioni.
Entrambi le aziende sono molto attive sul fronte aggiornamenti, dato che sia la MIUI che la Flyme OS ricevono nuovi update con cadenza periodica, un pregio non da poco che ritroviamo su ben pochi dispositivi, anche se, nonostante ciò, la versione Android di sistema non sempre viene aggiornata in maniera repentina, specie sui dispositivi Xiaomi.
Non a caso infatti, la Flyme OS 5.1 installata sul Meizu MX5 è basata su Android 5.1 Lollipop, mentre la MIUI 7 dello Xiaomi Redmi Note 3 è ancora ferma alla release 5.0 Lollipop.
In conclusione, è difficile decretare quale sia la migliore senza lasciarsi condizionare dai gusti personali, anche se balza subito all’occhio come la Flyme OS sia leggermente più ottimizzata e curata della MIUI, dove manca quasi completamente una sezione dedicata alla gesture, un difetto non da poco ma che potrebbe venir colmato con le prossime release.
Meizu MX5 vs Xiaomi Redmi Note 3: conclusioni
Tirando le somme finali, i due dispositivi hanno molti aspetti in comune, in primis l’hardware installato e le principali feature, tra cui lo scanner di impronte digitali e la scocca in metallo.
Ciò che differenzia i due prodotti è sicuramente il prezzo di vendita, quasi il doppio nel caso del Meizu MX5 e che abbassa notevolmente il rapporto qualità prezzo offerto da questo prodotto. L’esperienza d’uso offerta dai due smartphone è molto simile e di alto livello, solamente il comparto fotografico risulta nettamente migliore sul Meizu, che riesce anche ad avere la meglio nella qualità del display e della costruzione, anche se in questi due ambiti la differenza è assai minima.
In conclusione, se non avete delle grosse pretese fotografiche e siete disposti a rinunciare ad un display leggermente migliore in favore di una maggiore autonomia, il Redmi Note 3 potrebbe essere il vostro prossimo smartphone, visto che è in grado di offrire lo stesso hardware ad un prezzo molto più contenuto.
In termini di rapporto qualità/prezzo infatti, lo Xiaomi Redmi Note 3 può essere classificato come il miglior smartphone della fascia medio/bassa del mercato, anche se pecca nel comparto fotografico, visto che la qualità degli scatti risulta semplicemente allineata alla media del mercato.
Il Meizu MX5 è disponibile a partire da 349 Euro su MeizuMart.it nel taglio da 32GB, mentre lo Xiaomi Redmi Note 3 è acquistabile su TinyDeal al prezzo di 191 Euro nella variante con 32GB di memoria e 3GB di RAM.