C’è stato un periodo in cui Xiaomi, grazie ai suoi numerosissimi record di vendite, appariva tanto frequentemente sulle nostre pagine da averne quasi il monopolio. Quei giorni (complice l’enorme mole di notizie e novità che caratterizzano un mercato sempre più dinamico) sono ormai passati e ci capita sempre più raramente di parlare di quei risultati che, parola di Lei Jun, continueranno ad accompagnare la crescita del colosso cinese anche nel prossimo futuro.
Oggi il CEO di Xiaomi, durante una conferenza rivolta ai fornitori, ha infatti rilasciato alcuni interessanti dettagli sulle previsioni di vendita della sua azienda. Il gigante asiatico, in continuità con la sua storia disseminata di record e prodotti di successo, quest’anno prevede di produrre tra gli 80 milioni ed i 100 milioni di telefoni, incassando un’incredibile crescita percentuale (a doppia cifra!) sul 2014.
Il target a cui punta il colosso è evidentemente difficile da raggiungere, sopratutto se si considera che i 65 milioni di terminali spediti in tutto il mondo lo scorso anno lo hanno già posto sul podio dei maggiori produttori mondiali di smartphone. Il recente lancio di Mi Note e Mi Note Pro sembra comunque puntare nella giusta direzione per il raggiungimento dell’importante traguardo, così come le indiscrezioni su Ferrari e sull’economico smartphone a base Leadcore appaiono coerenti con il proposito di Lei Jun.
La crescita della capacità produttiva di Xiaomi, in ogni caso, è giustificata dal suo CEO sopratutto come tentativo di eliminare certe aberrazioni di mercato che, a causa della scarsa offerta di terminali (sopratutto durante prime fasi di vendita di devices appena presentati), hanno spesso spinto i prezzi presso i rivenditori ben oltre il listino inizialmente previsto dalla società. In questo contesto noi clienti internazionali potremmo essere tra i beneficiari di questa politica, che potrebbe anche preludere all’ingresso dei cinesi nel mercato occidentale.
Lei Jun, infine, ha voluto sottolineare l’impegno mostrato nel passato da Xiaomi sul fronte qualitativo. L’obbiettivo di lungo termine dell’azienda, in questo contesto, sarebbe ancora una volta tra i più difficili da realizzare, e prevederebbe che il brand cinese venga riconosciuto dalla clientela come sinonimo di qualità ed affidabilità.
Solo il tempo ci dirà se queste previsioni sono destinare a realizzarsi ma per il momento, considerando il recente passato, tendiamo a fidarci delle parole del CEO di una delle aziende più sorprendenti del panorama mobile!
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