Dopo il recente unboxing dello Xiaomi Mi Box Mini ed alcuni giorni di test, è giunto finalmente il momento di dare un giudizio definitivo a questo interessante prodotto firmato Xiaomi, un dispositivo in netta competizione con il Google Chromecast e i vari doongle o TV stick economici.
Come gli altri “device-TV”, infatti, anche il piccolo box di Xiaomi permette di usufruire delle funzionalità di streaming dal proprio smartphone/tablet o dalla rete, con l’aggiunta di un pizzico di potenza e di storage interno che vi permetteranno di sfruttare il Mi Box Mini anche per altre attività.
Ricordiamo, inanzitutto, che il dispositito è disponibile presso lo store online Gearbest.com ad un prezzo di circa 37 euro con spedizione dalla Cina. Inoltre, con il voucher MIBOX potrete usufruire di un’ulteriore riduzione di prezzo.
Xiaomi Mi Box Mini: le specifiche complete
Riassumiamo brevemente le specifiche tecniche complete, che prevedono un processore Mediatek MT8685 quad-core Cortex A7 con clock massimo a 1.5 GHz, affiancato da una GPU Mali 450 MP2, in grado di supportare l’ultimo codec video H.265 e i videogames più “leggeri”, e da 1GB di memoria RAM, mentre lo storage interno ammonta a 4GB, di cui poco meno di 2GB sono disponibili all’utente per installare applicazioni, giochi o per archiviare qualche file.
Sul fronte connettività troviamo il Bluetooth 4.0 ed il Wi-Fi Dual Band b/g/n a 2.4 e 5GHz, mentre, oltre all’unica uscita HDMI, non troviamo ulteriori porte di comunicazione, come, ad esempio, uno slot microSD o una porta USB.
Le dimensioni del device, come già detto in fase di unboxing, sono davvero compatte, vista la scocca che misura solamente 46.8 x 46.8 x 38 millimetri, con un peso complessivo di circa 73 grammi, alimentatore incluso. Ottimo e molto semplice il telecomando Bluetooth in dotazione, dotato dei classici tasti Android, che ritroviamo anche sugli smartphone attuali.
Xiaomi Mi Box Mini: software
Il Mi Box Mini arriva con un’interfaccia completamente in cinese, un difetto non da poco che, fortunamente, è stato possibile aggirare con un’app di terze parti, grazie alla quale è possibile tradurre in inglese parte dell’user interface (infatti, alcune voci nei menu resteranno in lingua cinese).
Superato questo primo grande scoglio ci troviamo di fronte subito ad un’altra “scogliera”, visto che tutte le applicazioni installate per effettuare dello streaming di serie TV, Film, Documentari e programmi TV dalla rete permettono di usufruire di contenuti multimediali solamente in lingua cinese, risultando, quindi, completamente inutili per il mercato italiano.
Anche l’App store installato, che non è altro che lo Xiaomi Mi Market con un’interfaccia rivista per questa categoria di prodotti, permette di scaricare esclusivamente contenuti in lingua cinese, sia per quanto riguarda i giochi, che per quanto riguarda gli altri applicativi.
Bocciato in partenza, quindi, l’utilizzo di questo device per la visione di contenuti multimediali dalla rete out-of-the-box, ma tramite “smanettamenti” vari dovrebbe essere possibile installare app di terze parti per poter visionare materiale multimediale on-line dalla rete anche nella nostra lingua.
Per quanto riguarda il resto dell’interfaccia grafica, spicca, com’era lecito aspettarsi, la somiglianza alla MIUI, di cui però ritroviamo pochissime funzioni, dato anche il target di prodotto completamente diverso da uno smartphone o tablet.
E’ presente, infatti, un menu per modificare quelle poche ma semplici impostazioni disponibili, tra cui troviamo una voce per le impostazioni Wi-Fi, che prevede anche due tools per effettuare la diagnosi delle connessione alla rete, seguita dalle opzioni per connettere delle periferiche Bluetooth al Mi Box, come il telecomando in dotazione, il mouse o il GamePad di Xiaomi stessa, fondamentale per poter giocare alla maggior parte dei giochi dello store.
Troviamo, poi, alcune impostazioni per gli aggiornamenti firmware – ricevuti più volte nei giorni di test -, accompagnate dalla gestione dell’account Xiaomi, essenziale per sfruttare al massimo il device, e dalle impostazioni riguardanti l’audio e l’output video dell’uscita HDMI, in cui potrete regolare la risoluzione tra HD e FullHD con diversi refresh rate, oltre a correggere l’area da visualizzare sul vostro televisore.
Infine, è presente un menu aggiuntivo per gestire le impostazioni generali del Mi Box Mini, fra cui il parental control ed altre opzioni in lingua cinese, tra cui l’orario e la regione geografica per le previsioni meteo.
Nella home, oltre all’App Store, al Game Center e all’applicazione per vedere film e TV, troviamo, scorrendo a destra, la Radio, completamente in cinese, il collegamento ai nostri Album salvati nel Mi Cloud, il centro notifiche, il menu dell impostazioni sopra citato, il Video Player, il Wireless Display e, stranamente, anche Clean Master preinstallato.
Tenendo premuto il tasto “Home” del telecomando accederete al multitasking, molto simile a quello della MIUI V5 sugli smartphone, mentre posizionandovi sopra un’icona di un applicativo da voi installato e premendo il tasto “Menu” potrete disistallalare l’applicazione o riposizionarla all’interno del launcher.
Con una pressione del tasto “Su”, invece, potrete accedere rapidamente alle impostazioni o al profilo dell’account Xiaomi collegato al Mi Box Mini.
Manca, purtroppo, un browser per la navigazione Web, un difetto che può essere superato facilmente ma che avremmo apprezzato già installato di default.
Assenti, com’era lecito aspettarsi, le Google Apps, che aimè non sono riuscito ad installare e, la cui assenza, va a limitare ulteriormente gli utilizzi del dispositivo stesso, dato che la possibilità di usare YouTube ed il Play Store stesso avrebbe sicuramente rappresentato un punto a favore del device, andando a colmare parzialmente la presenza dei vari applicativi cinesi pre-installati.
Xiaomi Mi Box Mini: Video Player
Il Video Player integrato permette di riprodurre i video, le immagini o i file audio archiviati nel Mi Box ma, vista la poca memoria interna e l’assenza di porte USB, difficilmente vi capiterà di sfruttare questa possibilità, in favore, invece, della riproduzione di contenuti multimediali direttamente da un hard disk condiviso sulla vostra rete locale Wi-Fi tramite il protocollo DLNA.
Nell’applicazione Video Player, infatti, è presente una sezione che vi permette di accedere ai file multimediali – musica, film, immagini – archiviati nelle periferiche da noi condivise nella nostra rete domestica, una feature essenziale vista l’assenza di porte USB, ma che, purtroppo, mi ha parzialmente deluso.
Ho avuto modo di riprodurre alcuni filmati pesanti diversi GigaByte in formato MKV e con Codec H.264 in FullHD senza problemi di fluidità, anche se ho notato che la qualità video tende ad essere leggermente degradata in maniera automatica dall’applicazione stessa. La colpa è forse da imputare alla mia rete Wi-Fi che non supporta la trasmissione Dual Band a 5GHz, che riesce a garantire invece una banda passante decisamente maggiore al Wi-Fi a 2,4 GHz, ma va anche detto che con altri device da me provati non ho riscontrato una perdita di qualità così significativa come accade, invece, con lo Xiaomi Mi Box Mini, che, a quanto pare, regola la qualità dell’immagine in relazione alla capacità di buffering del dispositivo ed al BitRate (spesso inferiore al BitRate del file originario) di trasmissione della rete Wireless connessa.
Come se non bastasse, una ulteriore parziale delusione deriva dai formati video riprodotti dal Video Player integrato. Se, come già anticipato, non ho avuto problemi per i video codificati in H.264 in formato MKV con risoluzioni FullHD, non posso dire la stessa cosa per i video codificati in H.265 ed in 4K, che non vengono nemmeno rilevati dall’applicazione stessa. Un grosso peccato, visto che il SoC in dotazione dovrebbe essere in grado di supportare questa codifica video, anche se forse è possibile ovviare a questo problema installando un’applicazione alternativa al Player nativo.
Xiaomi Mi Box Mini: Wireless Display
Una delle funzioni essenziali del device è sicuramante la possibilità di trasmettere in streaming in tempo reale i contenuti del vostro smartphone, tablet o PC tramite la tecnologia Wi-Fi display, presente su tutti i dispositivi Android con almeno la versione 4.2.2 installata.
Questa funzionalità si è dimostrata davvero ottima, visto che non ho riscontrato problemi nel mirroring del display dell’Ulefone Be Pure anche durante la riproduzione di filmati o durante il gaming, dato che i tempi di latenza si sono mostrati davvero ridotti al minimo senza una grossa perdita della qualità del’immagine, che mi ha permesso di giocare dallo smartphone guardando il televisore restituendo una buona esperienza videoludica.
Xiaomi Mi Box Mini: Gaming
Se avete intenzione di utilzzare il Mi Box per giocare, sappiate che i giochi presenti nel Game Center sono completamente in lingua cinese e che la maggior parte di essi prevede l’utilizzo del GamePad di Xiaomi, motivo per cui non abbiamo potuto testare giochi come Real Racing 3, Asphalt 8 o Beach Buggy Blitz, videogames che si trovano facilmente anche nello store cinese ma che non possono essere giocati con il telecomando in dotazione. Inoltre, dovrete considerare anche che la memoria libera è davvero poca, parliamo infatti di meno di 2GB disponibili e che, quindi, non riuscirete ad installare molti giochi pesanti, anche se il processore in dotazione è in grado di farli funzionare egregiamente.
Xiaomi Mi Box Mini: consumi e temperature
Per contenere le dimensioni, Xiaomi ha deciso di integrare l’alimentatore all’interno della scocca del Mi Box Mini senza ricorrere ad un alimentatore ausiliario esterno, motivo per cui, durante un uso intenso, come ad esempio durante il gaming, la superficie superiore del dispositivo ha raggiuto una temperatura di circa 47° (con una temperatura ambientale di 23°). Un valore non estremamente elevato e che, quindi, non preoccupa, visto che il Mi Box non è un prodotto da tenere in mano durante l’esercizio e, di conseguenza, la temperatura raggiunta dal telaio è ininfluente, dato che anche dopo più di 20 minuti di gioco non si è verificato alcun calo delle performance dovuto alle temperature raggiunte.
Per quanto riguarda i consumi, il Mi Box Mini, essendo dotato di un SoC destinato ai tablet non efficiente come quelli per smartphone, ha raggiunto un picco massimo di 4.5 Watt durante l’esecuzione di alcuni benchmark, mentre giocando i consumi si attestano attorno i 3.5 Watt con qualche picco fino a 4 Watt. Quando spegnerete il dispositivo tramite il tasto power presente sul telecomando, sappiate che il device, in realtà, entrerà in stand-by e non si disattiverà mai del tutto, visto che i consumi i questo stato si sono attestati attorno 1 Watt circa, valore più che contenuto, anche se Xiaomi avrebbe potuto inserire un’opzione per spegnere completamente il dispositivo.
Xiaomi Mi Box Mini: prestazioni
Il punto di forza di questo device sono sicuramente le prestazioni superiori ai concorrenti in questa categoria di prodotti e fascia di prezzo, dato che con l’antagonista Google Chromecast difficilmente riuscirete ad eseguire giochi destinati agli smartphone o ai tablet, visto l’hardware di fascia bassa installato. Con il Mi Box Mini, invece, non ho avuto problemi ad eseguire quei pochi giochi che sono riuscito a provare, che non hanno mostrato lag o altri problemi.
Lo stesso discorso è valido anche per l’interfaccia ed il sistema operativo del device, che ha sempre mantenuto una buona fluidità e reattività anche con diversi applicativi aperti in background, merito, sicuramente, del SoC Mediatek MT8685 quad-core installato, che, abbinato alla GPU Mali 450 MP e ad 1 GB di RAM, riesce a garantire un’ottima esperienza e delle buone performance nella maggior parte delle applicazioni che proverete su questo dispositivo da salotto.
Nella media la ricezione Wi-Fi che, nonostante l’assenza di antenne esterne, è riuscita a garantire una buona ricezione del segnale, anche se, purtroppo, ho notato che dopo aver utilizzato il Wireless display la connessione alla rete non sempre viene ristabilita automaticamente, un difetto non da poco che speriamo Xiaomi possa presto risolvere con i prossimi update.
Xiaomi Mi Box Mini: Antutu Benchmark
Nell’Antutu Benchmark il dispostivo ha raggiunto i 21.000 punti circa, un punteggio niente male che colloca il Mi Box Mini in netta competizione con alcuni TV Stick Android delle scorse generazioni e che da un’idea delle reali performance di questo device.
Purtroppo, complice l’interfaccia e la difficoltà di installare store alternativi, non sono riuscito ad eseguire altri benchmark.
Xiaomi Mi Box Mini: conclusioni
Tirando le somme, il Mi Box Mini di Xiaomi è un dispositivo sicuramente interessante, sia per le dimensioni davvero compatte, che per il prezzo di vendita davvero contenuto, nel quale è incluso nella dotazione accessori, un cavo HDMI da 1.5 metri ed un ottimo telecomando Bluetooth, cosa che con il concorrente Google ChromeCast non vi verrà fornita e che è sicuramente un plus non da poco.
Dall’altra parte, però, questo prodotto conferma come Xiaomi sia ancora ben incentrata a produrre dispositivi per il solo mercato cinese, dato che le funzioni più interessanti che noi tutti vorremmo su una Smart TV sono limitate alla sola lingua cinese, sia per i Film che per i vari Giochi e Applicazioni.
Nonostante ciò, la potenza hardware del Mi Box Mini si fa sentire rispetto al ChromeCast, sia nei benchmark, ma sopratutto nei videogames, oltre al comparto multimediale, visti i diversi formati video supportati.
L’altro difetto che gioca a sfavore della soluzione di Xiaomi è l’assenza di una porta USB, che rende impossibile, o quasi, ogni sorta di modding o modifica al sistema operativo, oltre, ad esempio, all’accesso ai file multimediali archiviati su una pennetta USB.
Concludendo, possiamo dunque dire che lo Xiaomi Mi Box Mini è un prodotto destinato al mercato cinese e che difficilmente riuscirà a restituirvi un’esperienza d’uso superiore al Google ChromeCast o ai vari TV Stick Android, sia per quanto riguarda la pessima traduzione in inglese, sia per le poche funzioni aggiuntive del Mi Box rispetto alla concorrenza, che difficilmente potranno essere sfruttate al massimo vista l’assenza delle Google Apps, nonostante l’ottima potenza hardware del prodotto, superiore ai concorrenti.
Il Mi Box Mini è disponibile presso lo store online Gearbest.com ad un prezzo di circa 37 euro con spedizione dalla Cina. Vi ricordiamo, inoltre, che sarà possibile utilizzare il voucher MIBOX per usufruire di un’ulteriore riduzione di prezzo.
Se avete domande o dubbi sul dispositivo, vi ricordiamo che potrete approfittare del box dei commenti in basso.