Uno degli effetti principali del ban USA che ha avuto le maggiori ripercussioni sulla storia di Huawei è senz’altro l’impossibilità di usare Android a pieno. Da questo limite nasce HarmonyOS NEXT, la nuova versione di quello che adesso possiamo definire un vero e proprio sistema operativo proprietario, in quanto fa a meno di Android preferendo fare affidamento alle proprie tecnologie.
Huawei dà l’addio ad Android e introduce il nuovo firmware HarmonyOS NEXT
Nonostante smartphone e tablet Huawei usciti nel periodo post-ban statunitense abbiano HarmonyOS, non possiamo chiamarlo “OS proprietario” in quanto si basa ancora su kernel Linux, non a caso è possibile installare i file APK proprio come avviene sui dispositivi Android. Quello che fece Huawei è creare un fork, una versione alternativa sempre basata su AOSP, cioè quella versione open source di Android liberamente utilizzabile da tutti. Il limite è quindi l’assenza di certificazione Google, che implica l’assenza di Play Store, app Google varie e l’impossibilità di usare tutte quelle app (streaming, giochi, bancarie, ecc.) che la richiedono.
Dopo quella fase di transizione, Huawei annuncia HarmonyOS NEXT, che come lascia intuire lo stesso nome è il passaggio successivo verso un’indipendenza maggiore da Google. Anziché quello Linux, utilizza il kernel proprietario Harmony, realizzato su misura per i prodotti targati Huawei ma che implica l’apparente assenza di supporto APK e tutto ciò che ne consegue. Come affermato dal CEO Richard Yu alla conferenza odierna, “HarmonyOS NEXT è un vero sistema operativo e non una skin Android“.
Chiamato anche HarmonyOS Galaxy Edition in madre patria, l’OS si basa su tre concetti primari: Spatial, Vivid Color e Immersive. La nuova interfaccia grafica è stata rinnovata, dando ai vari elementi che la compongono un effetto fluttuante e più tridimensionale. L’utilizzo del kernel Harmony la rende più adatta a essere implementata su vari form factor, siano questi smartphone tradizionali, pieghevoli e tablet, oltre che a triplicare l’efficienza della gestione della memoria.
Huawei afferma che ci sono oltre 200 app native HarmonyOS in fase di sviluppo, di modo da garantire che all’uscita siano coperte più o meno tutte le fasi di utilizzo quotidiano, fra social, multimedia, giochi, finanza, cibo e così via, dando modo agli sviluppatori di terze parti di entrare a far parte dell’ecosistema composto da oltre 800 milioni di prodotti Huawei. La fase di beta testing partirà nel Q2 2024, mentre la commercializzazione è prevista per il Q4 2024, e si vocifera che possa avvenire con il lancio della serie Huawei Mate 70.
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