Come ogni smartphone pieghevole in circolazione, OnePlus Open soffre delle fragilità tipiche di questa tipologia di telefoni. Lo abbiamo visto nel test di resistenza eseguito dal buon caro JerryRigEverything, che mettendolo a dura prova ha evidenziato le classifiche problematicità dei foldable. Una volta “torturato”, arriva il momento di effettuare il teardown e smontarlo pezzo per pezzo per scoprire se sotto al cofano celi qualcosa di inaspettato o meno.
JerryRigEverything effettua il teardown di OnePlus Open e ne rivela le “viscere”
Come i modelli targati Samsung, anche OnePlus Open ha uno schermo composto da uno strato protettivo Ultra-Thin Glass, la cui presenza è confermata dallo smontaggio di JerryRigEverything. Per trovarlo è necessario rimuovere il bordo protettivo lungo il perimetro del display e lo strato superficiale, quello a contatto con le dita, che è invece realizzato in materiale plastico.
Una volta rimosso il pannello, al di sotto di esso si scopre che è presente una sezione in fibra di carbonio, utile per rinforzare la rigidità strutturale del telefono e per proteggere la cerniera che permette di piegarlo. Affinché la cerniera non infici troppo sul peso di OnePlus Open (circa 240 grammi), l’azienda afferma di averne realizzato delle parti in titanio. Tuttavia, frenate gli entusiasmi, perché il teardown rivela che questo materiale è utilizzato esclusivamente per le viti che la tengono assieme, pertanto con una riduzione del peso irrilevante.
Rimuovendo le parti esterne, cioè lo schermo da 6,31″ e la scocca dove è alloggiato il modulo fotografico, vengono scoperte le due sezioni della batteria complessivamente da 4.805 mAh. Purtroppo per chi deve effettuarne il disassemblaggio, a questo giro OnePlus ha deciso di non utilizzare le “linguette” utili per togliere la batteria più rapidamente e in sicurezza.
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