Non è stato specificato durante l’evento di presentazione di ieri, ma la verità è che i nuovi iPhone 15, 15 Plus, 15 Pro e 15 Pro Max sono i primi smartphone ad avere la tecnologia di ricarica wireless Qi2. Lo standard è stato annunciato dal Wireless Power Consortium a inizio anno al CES 2023 di Las Vegas, e come previsto ha debuttato sui melafonini di ultimissima generazione. Tuttavia, Apple ha scelto un approccio decisamente conservativo, non tirando fuori tutta la potenza possibile concessa da questo tipo di ricarica.
La ricarica wireless Qi2 fa il suo debutto sulla serie iPhone 15
Si pronuncia “Chee Two“: la ricarica Qi2 eredita quanto fatto negli scorsi anni da Apple, in quanto la compagnia californiana è uno dei membri del succitato ente WPC. Il rinnovato standard prende la ricarica wireless e incorpora il concetto di ricarica magnetica che abbiamo già visto sugli scorsi iPhone e la loro tecnologia MagSafe. Si chiama Magnetic Power Profile e consiste in un anello di magneti da porre all’interno della scocca dello smartphone, di modo che i caricatori magnetici vi si possano attaccare.
Potremmo definire la ricarica magnetica una via di mezzo che prende quanto c’è di buono nella ricarica cablata e in quella wireless. Da quella cablata prende la sicurezza, perché i magneti fanno sì che smartphone e caricatore rimangano allineati e non ci siano disconnessioni; da quella wireless prende il disimpegno della porta USB-C, che non viene continuamente stressata dall’attaccare e staccare il cavo (anch’esso meno soggetto all’usura).
Ma la vera novità della ricarica Qi2 è la potenza di 15W che viene garantita anche con questo tipo di carica magnetica. Tuttavia, non c’è voluto molto per scoprire che la serie iPhone 15 si carica ancora a 7,5W con caricatori di terze parti, come avveniva sulla serie 14, e solamente facendo ricorso ad accessori ufficiali MagSafe si carica a 15W. Standard come il Qi2 servono proprio a evitare confusione nell’acquistare un caricatore e scoprire che il proprio telefono sarebbe in grado di usarlo a piena potenza ma non lo fa per decisione del produttore.
Il problema deriverebbe dalla mancanza di certificazione, perché allo stato attuale nessuno prodotto è stato certificato Qi2 dall’ente apposito. Come dichiarato da Paul Golden, direttore marketing del WPC, “nessun prodotto Qi2 è stato ancora certificato, siamo in attesa della certificazione delle apparecchiature di prova che verranno consegnate, testate e verificate.”. Fortunatamente, l’attesa non sarebbe molta: è previsto un “lancio graduale” in ottobre, mentre da novembre in poi è previsto il lancio completo. D’altronde la ricarica Qi2 sarà disponibile anche su Android, e chissà che Xiaomi 14 e 14 Pro non siano i primi Android ad averla.
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