Non hanno ancora una data di presentazione ufficiale, ma adesso vivo X100, X100 Pro e X100 Pro+ hanno un elemento ufficiale, e si chiama vivo V3. Al contrario della “cugina” OPPO, che ha chiuso la divisione chip, vivo sta portando avanti il discorso relativo alla realizzazione di chip proprietari come questo, che come i precedenti V1 e V2 si occuperà di gestire la fotocamera dei prossimi top di gamma dell’azienda.
vivo V3 presentato ufficialmente, ecco come sarà l’ISP fotografico della serie X100
vivo V3 è un ISP, cioè un Image Signal Processor, quel componente che solitamente è integrato dentro al SoC Qualcomm o MediaTek ma che da qualche anno vivo ha deciso di farsi da sola. È realizzato a 6 nm e ha elementi di nuova generazione come un’architettura AI multi-concorrente e un sistema di interconnessione FIT (Fine-pitch Interconnect Technology), tutte caratteristiche che concorrono ad aumentare l’efficienza energetica del 30%, il ché significa scattare foto e filmare video impattando meno sull’autonomia.
Allo stesso tempo, migliorando le prestazioni viene ridotto il tempo d’elaborazione del 20%, contribuendo a immortalare le immagini in tempi ridotti. Quest’ultima miglioria è necessaria per abilitare la nuova modalità 4K Portrait Video, che similarmente alla modalità Cinema di iPhone utilizza hardware e software per introdurre la modalità Ritratto anche nei video. Alcuni produttori hanno già provato a introdurla ma con scarsi risultati: nel caso di vivo, viene definita una “sfocatura bokeh cinematografica“, con colori e texture della pelle ottimizzati per dare un effetto più professionale. Trattandosi di un intervento anche software, sarà possibile modificare il punto di messa a fuoco e il livello di sfocatura anche in post-produzione.
Viene poi menzionata la modalità 3D Portrait Reconstruction, dove vari algoritmi vivo vengono messi in azione per ricreare modelli 3D delle persone talmente realistici da essere “a livello di poro“. Non è ancora chiaro come questa funzionalità verrà sfruttata sulla serie X100, però, ma è possibile ipotizzare il ricreare avatar personali da utilizzare in ambienti virtuali.
A proposito di ritratti, si è parlato di algoritmi AIGC (Artificial Intelligence in Generative Content), dove l’AI generativa viene messa al servizio della fotocamera e fondere immagini reali e virtuali, per esempio cambiando la stagionalità (primavera, estate, autunno o inverno) della vegetazione sullo sfondo.
Con vivo Texture Color, poi, i possessori della serie X100 potranno scattare fotocamere con una differente impostazione cromatica, dando priorità alle texture delle scene, ai colori oppure adottando colori più naturali grazie all’elaborazione di Carl Zeiss.
Non finisce qui, perché la matrice algoritmica di vivo permetterà di avere un avanzato sistema Super Sensitive Portrait, che migliorerà le foto ritratto con opzioni quali Portrait Scene Perception, Portrait Focus and Tracking Hair, Segmentation and Acquisition, Scene-aware Tonal Harmony e Depth-aware Virtual Rendering. C’è poi il sistema Sky Night View, che migliorerà la resa delle immagini grazie a Telephoto Night Scene e Full Camera SuperRAW e la resa dei colori con Brilliant Night Scene Model e Night Scene Adaptive Tone & Color, oltre alle feature Full Link Night Scene HDR, Super Moon, Black Light Night e Vision Super Starry Sky. Infine, c’è il motore vivo Origin Imaging con Ultra-clear Image Quality, NICE Fusion/Optics, MF AINR, AI Deglare/OF/AWB/Tone, True Color Restoration, XDR Photo 2.0, Full Link Color Management, Computational Acceleration, vDNN Deep Learning Acceleration e CV Heterogeneous Acceleration.
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