Più ci avviciniamo al giorno della presentazione di Nothing Phone (1), più riusciamo a scoprire qualche nuovo dettaglio sul primo smartphone dell’azienda. Se c’è una certa curiosità che lo circonda, è per due motivi: il primo è che Nothing è un’azienda nuova, nata da 2 anni e con all’attivo un solo prodotto, quelle Nothing Ear (1) che sono riuscite a spiccare in un mondo di cuffie tutte uguali. Il secondo, cioè il più rilevante, è che Nothing nasce per opera di Carl Pei, co-fondatore ed ex capo nonché fautore del successo della OnePlus degli esordi. E con una OnePlus sempre meno “tech enthusiast” e sempre più in linea con le aziende di settore, in molti sono curiosi di scoprire se Nothing possa essere la nuova OnePlus.
Ecco come sarà fatto Nothing Phone (1), il primo smartphone di Pete Lau dopo OnePlus
Ma se OnePlus One riuscì a smuovere la platea per il suo estremo rapporto qualità/prezzo, questa non sembra che sarà la strategia di Nothing Phone (1). Sin dalla sua nascita, la compagnia di Carl Pei ha puntato su due aspetti primari: estetica ed ecosistema; sul secondo non possiamo ancora esprimerci data la ristrettezza del catalogo attuale, mentre sul primo sì. Già dalle prime immagini, Nothing Phone (1) ha dimostrato di voler osare dove pochissimi osano, con un look alquanto peculiare.
E grazie al video hands-on pubblicato in anteprima dallo youtuber Marques Brownlee possiamo apprezzarlo a 360°. Così come le cuffie Ear (1), anche Nothing Phone (1) si contraddistingue per un design trasparente che lascia intravedere l’interno della scocca posteriore. Per valorizzarlo al meglio, la compagnia afferma di aver studiato affinché l’assemblaggio della componentistica interna fosse altrettanto particolare. Il video di MKBHD ci conferma anche che il display avrà cornici simmetriche, con bordi dalle dimensioni uguali sia sopra che sotto che ai lati.
All’interno di Nothing Phone (1) è stato inserito un insieme di 900 luci LED, disposte attorno alla fotocamera, alla bobina di ricarica wireless, al circuito di ricarica e in alto a destra. Il nome tecnico di questo impianto luci è Glyph Interface e serve per tutta una serie di funzioni, per esempio come LED di notifica, ma non solo. Quando si mette in carica lo smartphone, la striscia LED in basso funge da barra di progresso della ricarica, facendoci capire a che punto è anche tenendo lo smartphone girato verso il basso.
Stessa cosa per comunicare quando si usa la ricarica wireless inversa per condividere la batteria dello smartphone con cuffie compatibili. Vista la potenza delle luci, è possibile tenerli tutti accesi e usarli anche come flash LED per fotografare soggetti molto ravvicinati. A proposito di fotocamera, in alto a destra c’è anche una piccola luce rossa che lampeggia per comunicare l’avvio della registrazione video.
Glyph Interface è personalizzabile tramite software, potendo per esempio scegliere fra 10 suonerie complete di giochi di luci in sincrono con l’audio. Una feature utile è la possibilità di associare pattern specifici a determinati contatti o app, in modo da sapere anche a schermo coperto il mittente della notifica.
Marques non ci svela le specifiche, ma secondo quanto trapelato finora Nothing Phone (1) avrebbe uno schermo AMOLED da 6,55″ Full HD+ a 90 Hz, chipset Snapdragon 778G+ o 7 Gen 1, almeno 8/128 GB di memoria, batteria da 4.500 mAh con ricarica rapida a 45W e wireless, doppia fotocamera da 50+8 MP con OIS e grandangolare e selfie camera da 32 MP. Il software dovrebbe basarsi su Android 12 e sarà guidato dal Nothing Launcher, di cui trovate già una mia video-prova.
Vi ricordiamo che la presentazione ufficiale di Nothing Phone (1) si terrà il prossimo 12 luglio, ma che già nei prossimi giorni sarà possibile acquistarlo in anteprima.
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