Recensione OPPO Band: la sfida a Mi Band 6 è aperta

Da qualche tempo, ormai, OPPO si è lanciata nella produzione di tanti diversi prodotti, non solo smartphone. Sono diversi anni, dunque, che il brand cinese è arrivato ufficialmente qui in Italia, e fin da subito ha fatto intendere a tutti gli altri competitor di fare sul serio. Non stupisce, quindi, che l’azienda abbia riscosso in questi mesi di permanenza nel nostro Paese un discreto successo. Da poco, però, è arrivato sul mercato un prodotto davvero molto interessante, ovvero la prima OPPO Band. Non è stata presentata da molto ma ha saputo subito catturare la nostra attenzione per alcune funzionalità davvero particolari. A livello estetico, però, non mostra grandi differenze rispetto ad altri mostri sacri di questo settore, come Mi Band di Xiaomi. Varrà, quindi, davvero la pena acquistarla? Scopriamo meglio come funziona all’interno di questa recensione completa.

Recensione OPPO Band

Unboxing

Come sempre l’azienda cinese non delude sotto questo aspetto, mostrando un packaging abbastanza curato che mostra sulla parte frontale il design del prodotto. Oltre a trovare diverse caratteristiche tecniche sul retro, all’interno della confezione di vendita sono contenuti i seguenti accessori:

  • OPPO Band;
  • cavo USB-A per la ricarica della smartband;
  • breve manuale delle istruzioni, anche in lingua italiana;
  • manuale utente, in lingua italiana.

Design & Materiali

Dandole un’occhiata veloce, questa smartband non presenta quasi differenze rispetto a quelle che solitamente vediamo sul mercato. A livello estetico, infatti, somiglia molto ad una Mi Band di Xiaomi che ultimamente ha mantenuto più o meno sempre lo stesso form factor. Si tratta, quindi, di un prodotto classico che ad un primo sguardo non è così tanto distinguibile dagli altri. Solo la scritta posta in basso, sulla parte frontale, fornisce un primo indizio sul tipo di accessorio di cui stiamo parlando, ovvero OPPO Band. Ovviamente, anche in questo caso, tutta la struttura è realizzata in plastica, con il cinturino da 15 mm in TPU che restituisce una buona sensazione di morbidezza e solidità. Nonostante il wearable sia realizzato davvero bene, sotto ogni aspetto, presenta un peso di soli 10,3 grammi (cinturino escluso), con dimensioni di 40,4 x 17,6 x 11,95 mm. Non si sente quasi al polso già dopo pochi minuti di utilizzo, dunque questo fattore gioca sicuramente a suo favore per diversi aspetti. Credo, infatti, che sia una delle soluzioni migliori e, tra l’altro meno invasive, per il periodo estivo. Con questa smartband si può tranquillamente fare attività fisica senza sentire un costante fastidio al polso, causato generalmente da un cinturino troppo rigido o da un prodotto eccessivamente grande.

oppo band

Vediamo come sulla parte anteriore sia presente un vetro con curvatura 2.5D, che quindi restituisce una sensazione di qualità davvero unica. Vi faccio notare, poi, come la capsula centrale sia estraibile, potendo così metterla sotto carica in maniera piuttosto agevole. Non vi nego, però, che avrei preferito una soluzione più smart, che non prevedese l’estrazione di tale componente dal cinturino. Credo, infatti, che questa soluzione avrebbe evitato di dover estrarre continuamente questa parte, preservandone anche l’integrità strutturale.

Non sono presenti tasti fisici sulla scocca, così come anche tasti soft touch. Tutte le varie operazioni di spostamento all’interno dell’interfaccia passano tramite le classiche gesture che tutti ormai conosciamo. Vedremo comunque, in dettaglio, come funzionano nei paragrafi successivi. Oltre tutte queste caratteristiche, il device è certificato per resistere a 50 metri di profondità in acqua, mostrando poi sulla parte inferiore il sensore per il rilevamento del battito cardiaco ed i pin magnetici per la ricarica. Ad un primo impatto tale componente potrebbe risultare parecchio sporgente dalla struttura, ma una volta indossata la smartband questa paura sparisce subito.

Display

Diversi sono stati i prodotti di questo tipo che ho provato nell’ultimo periodo, molti dei quali appartenenti in realtà alla categoria degli smartwatch/sportwatch. Credo, però, di non aver mai trovato in questi mesi un display così piacevole da vedere nell’utilizzo quotidiano, con colori brillanti ed una definizione chiara, che anche sotto la luce diretta del sole non mostra alcun problema. Andando un po’ più nello specifico, dunque, qui troviamo un’unità AMOLED da 1,1″ con risoluzione 126 x 294 pixel, che tutto sommato soddisfa le attese. Certo, pochi giorni fa è stata lanciata la Mi Band 6 di Xiaomi che ha saputo “rivoluzionare” questo prodotto proponendo un display a tutto schermo molto più intrigante sotto certi aspetti. Avrebbe potuto fare di più OPPO? Sicuramente la risposta è sì, ma ci accontentiamo anche di questo form factor.

oppo band

Devo dire che anche senza il sensore automatico della luminosità si viaggia bene, anche se in diverse situazioni dovrete modificare manualmente tale parametro. Al massimo livello possibile, però, anche sotto la luce diretta del sole non avrete alcun problema a riguardo.

Hardware

Dando uno sguardo a ciò che viene indicato sul sito ufficiale, vediamo come all’interno di OPPO Band sia contenuto un chip detto Apollo3, con una memoria interna di 16 MB, che gestisce quindi l’intero sistema. Questo aspetto, però, conta fino ad un certo punto, perché su un prodotto di questo tipo alla fine fanno la differenza solo i risultati. Dunque, posso dirvi che con il Bluetooth 5.0 non ho mai riscontrato alcun malfunzionamento, restando sempre connesso con il mio smartphone. Quando ci si allontana parecchio dal dispositivo la smartband si scollega, per poi riconnettersi automaticamente quando si rientra in un range ottimale.

Devo dire che le opportunità di personalizzazione non mancano su OPPO Band, ma andando a vedere i dati il rilevamento del battito cardiaco si è dimostrato essere abbastanza preciso ed affidabile. Personalmente ho utilizzato una rilevazione attiva 24/24h con l’analisi fatta in automatico ogni 6 minuti, che quindi permette di avere accesso al grafico che mostra tutto l’andamento della nostra frequenza cardiaca. Non solo, però, perché con questa smarband è possibile anche registrare la SpO2, dunque i livelli di saturazione dell’ossigeno nel sangue. Ovviamente non dispongo di macchine professionali che possano certificare tale aspetto, ma l’ho messo a paragone con un classico rilevatore da dito, acquistato su Amazon. Qui i dati rilevati sono stati quasi sempre simili, con una discrepanza di uno o due punti percentuale. Nel caso in cui vogliate dare un’occhiata più nello specifico all’andamento di questi parametri, però, vi invito a dare un’occhiata all’applicazione HeyTap Health di cui parleremo dopo più nello specifico.

Come ogni smartband e smartwatch che si rispetto troviamo anche il monitoraggio del sonno. Anche in questo caso, dunque, sono rimasto piuttosto contento di tale componente, dato che il sistema riesce a rilevare in maniera corretta l’ora in cui si va a dormire e quella del risveglio, senza alcuna criticità. Durante la notte, inoltre, vengono rilevati anche altri parametri visualizzabili sull’app ufficiale, nonché il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue. Quest’ultima funzione, comunque, è possibile attivarla manualmente dalle impostazioni dell’app stessa, dunque sul proprio telefono.

Software

Credo che sia difficile dire se l’interfaccia sviluppata da OPPO sia effettivamente migliore di altre. Quello che posso affermare, però, con assoluta certezza è che le differenze sono piuttosto minime. Andando a vedere quello che offre la smartband, infatti, notiamo come la prima schermata sia riferita semplicemente alla watch face, che può essere modificata scorrendo verso destra, o sinistra, con uno swipe. Ma non è tutto qui.

Cliccando sulla watch face principale si accede ad una pagina che mostra l’effettiva connesione con il Bluetooth, lo stato di carica del prodotto, i passi percorsi, le calorie bruciate e la data. Con uno swipe verso il basso, o verso l’alto, si entra invece nel vero e proprio menu del dispositivo, dove trovare le seguenti voci: Attività giornaliere, Sport, Frequenza cardiaca, SpO2, Sonno, Respirazione, Meteo, Strumenti, Impostazioni, Notifiche. Ognuna di queste voci presenta opzioni diverse al suo interno, tramite il quale poter modificare la luminosità del display, dare un’occhiata ai messaggi appena arrivati, monitorare lo sport, attivare la sveglia e dare un’occhiata alle impostazioni.

Non si tratta di un cattivo software, semplicemente l’azienda non avrebbe potuto fare molto di più con la superficie a disposizione. Sarebbe più bello, però, poter metterne in risalto le forme anche rispetto al display, sfruttando magari un’area più ampia per interagire con lo schermo.

Attività Sportiva & Funzionamento

Quante attività sportive vi aspettate di trovare su un prodotto di questo tipo? Molto probabilmente solo qualcuna, ma forse no. Dipende sempre dalle attese, ma vi posso dire in ogni caso che OPPO Band allo stato attuale è in grado di monitorare 12 attività differenti, tra cui: Corsa all’aperto, Corsa indoor, Corsa per bruciare i grassi, Passeggiata all’aperto, Ciclismo all’aperto, Ciclismo indoor, Allenamento con ellittica, Vogatore, Cricket, Badminton, Nuoto in piscina, Yoga e Allenamento libero. Contano sempre di più i risultati, dunque vi parlo proprio delle performance ottenute da questo accessorio. Ho testato principalmente la camminata e devo dire che sotto questo aspetto la smartband non si è comportata affatto male, rilevando i passi in maniera molto simile a quanto mostrato da Mi Band 5. Si tratta, quindi, di un prodotto sicuramente valido sotto questo aspetto e che può essere utilizzato, all’occorrenza, proprio per tenere traccia dei propri spostamenti.

Apprezzo sempre molto quando un prodotto è affiancato da un’applicazione ben congeniata, sotto ogni aspetto. Questo è proprio il caso di questa smartband, che propone la visione tutti i vari grafici sull’app ufficiale. Non preoccupatevi, dunque, perché al termine dell’attività ogni tipo di dato viene salvato nell’app stessa, riportando proprio lo sport che siamo andati a selezionare, avviare e concludere poco prima.

Voglio solo aprire una piccola parentesi sulle notifiche, che spesso arrivano tutte insieme in un determinato istante. Mi è capitato più di una volta che l’orologio mi mostrasse una dopo l’altra le stesse notifiche in coda, quasi come se non si ricordasse più di avermele già mostrate. Questo avviene principalmente quando arriva un nuovo messaggio su un’applicazione di cui è già arrivata una notifica precedente, mandando tutto in confusione.

HeyTap Health

Molto probabilmente non avete mai sentito parlare di quest’applicazione per smartphone, ovvero HeyTap Health. Si tratta di un software sviluppato proprio per includere al suo interno tutti i vari dispositivi smart dell’azienda, tra cui appunto smartwatch e smartband. Oltre a poter configurare OPPO Watch, dunque, è possibile salvare al suo interno i dati di OPPO Band. Seguendo la procedura indicata sul display, quindi, si sincronizza il wearable al telefono ed il gioco è fatto. Tutto viene riprodotto in maniera piuttosto semplice, anche a livello grafico dove ho apprezzato i colori ed il minimalismo che, in generale, pervade tutta l’applicazione. Qui trova sede l’essenziale, ed anche qualcosa in più. Vediamo, infatti, come la schermata principale riporti i dati su passi, frequenza cardiaca, sonno, SpO2 ed il registro degli allenamenti. Entrando all’interno di ogni singola voce, quindi, è possibile visualizzare nello specifico i grafici, così come altre importanti informazioni sulla nostra forma fisica.

Ci sono a disposizione tantissime impostazioni differenti che permettono di attivare la rilevazione del battito cardiaco 24/24h, di selezionare le app da cui ricevere le notifiche sulla smartband, di aggiornare il prodotto e molto altro. Tutte funzioni che, in realtà, svolgono bene anche altre app simili, come Mi Fit.

Autonomia

Non è mai facile parlare di questo argomento, soprattutto quando si tratta di prodotti del genere. A seconda delle impostazioni che andiamo ad utilizzare, infatti, l’autonomia può variare davvero tanto. Nonostante questo, dunque, la batteria da 100 mAh permette di completare circa 7 giorni di utilizzo, mantenendo sempre attiva la rilevazione della frequenza cardiaca, le notifiche, la gesture del polso che attiva il display, il monitoraggio del sonno e poco altro. Più sono le funzioni che si utilizzano e minori sono le performance restituite dalla batteria. Dovete considerare, quindi, che con un utilizzo più blando è possibile magari superare anche i 10 giorni di autonomia senza alcun problema.

Prezzo & Conclusioni

OPPO Band attualmente è in vendita su Amazon al prezzo di circa 50 euro.

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Alla luce di quanto visto in questa recensione, credo che non ci sia altro da aggiungere. Al netto delle somiglianze estetiche con altri prodotti, questa smartband si è dimostrata affidabile e precisa in ogni situazione. Qui, dunque, l’azienda ha fatto un ottimo lavoro in tal senso. Se questa è la sua prima versione in questo settore, quindi, immagino che in futuro le cose possano andare ancora meglio. Credo, comunque, che si tratta semplicemente di scegliere quella che piace di più, non solo a livello estetico, quanto più di ecosistema. Anche nel caso in cui possediate un dispositivo targato Xiaomi, ad esempio, avreste ugualmente la possibilità di sfruttare al meglio OPPO Band, utilizzando la sua app dedicata. Manca ancora qualche modifica e perfezionamento, ma diciamo che con questa smartband siamo già a buon punto.

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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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