Huawei e ZTE potrebbero ricevere il ban negli USA

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Dopo la recente rottura tra Huawei e AT&T per portare sul suolo americano – tramite operatore – il flagship Huawei Mate 10 Pro, sembra che la situazione sia destinata a peggiorare. Lo sfogo del CEO Richard Yu sul palco del CES 2018 non è passato di certo inosservato, ma nessuno avrebbe immaginato che le polemiche non si sarebbero esaurite lì; a quanto pare, sembra che Mike Conaway – membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato del Texas – abbia intenzione di proporre un nuovo disegno di legge per il ban delle compagnie cinesi. Nel mirino, Huawei e ZTE.

Huawei e ZTE a rischio ban negli Stati Uniti

Anche se le motivazioni dietro la fine dell’accordo tra Huawei e AT&T non sono state divulgate, l’ipotesi più plausibile è quella delle pressioni politiche. Dietro questa complicata situazione si nasconderebbe la paura dello spionaggio da parte delle compagnie cinesi, nel mirino a causa della presunta raccolta di dati sensibili degli utenti. Sembra proprio che le teorie non siano poi così lontane dalla verità. Il già citato Michael Conaway vorrebbe imporre il ban negli USA per Huawei e ZTE (anche a fornitori di servizi di terze parti che utilizzano apparecchiature fornite dalle due aziende) per motivi di sicurezza nazionale. Specifichiamo che il disegno di legge non fa riferimento ad un ban commerciale dei dispositivi ma ai servizi di telecomunicazione/connettività e alle infrastrutture fornite dalle suddette compagnie. La proposta di legge è stata presentata il 9 gennaio e si basa sulla presunta affiliazione dei colossi hi-tech con il governo cinese.

Speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi

Ovviamente, è bene considerare che il disegno di legge è solo all’inizio del suo percorso e che i tempi della burocrazia non sono esattamente fulminei. Inoltre, non è detto che il ban diventi effettivamente legge. Al di là di quest’ultimo avvenimento, è palese che da parte degli USA ci sia una forte diffidenza verso le compagnie cinesi; Huawei è un degno rappresentante della categoria, in quanto terzo produttore mondiale di smartphone. Teniamo le dita incrociate e speriamo che tutto si concluda per il meglio. In fondo, il colosso cinese si è sempre dimostrato all’altezza delle aspettative, sia in termini di qualità dei suoi prodotti che per quanto riguarda la sicurezza e la privacy. Questo – non a caso – è stato uno dei punti citati dallo stesso Richard Yu durante il suo “sfogo” a Las Vegas.


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