vivo APEX 2025: dopo 5 anni, il concept phone sta per tornare

vivo apex 2025

Chi è amante della tecnologia, in particolar modo quella telefonica, probabilmente si ricorderà di vivo APEX, la serie di smartphone con cui vivo volle stupire il mondo. Eravamo al MWC 2018 quando venne presentato il primo modello, capace sin da subito di attirare su di sé le attenzioni di tutti i tech entusiast. Ne seguirono altri capitoli negli anni successivi, ma dopo diversi anni di stop la futuristica serie APEX potrebbe ripartire con un nuovo modello nel 2025.

Spunta l’ipotesi vivo APEX 2025: quali saranno le tecnologie di nuova generazione

vivo apex 2025

Quando si parla di voci di corridoio dalla Cina è quasi sempre Digital Chat Station a proferire parola, e questa volta non fa differenza. Premessa: se effettivamente si chiamerà o meno vivo APEX 2025 non è ancora del tutto chiaro, perché parliamo di una serie di concept phone che non è mai stata portata sul mercato. La sua esistenza è servita unicamente per mettere in mostra di cosa fosse capace il team ingegneristico di vivo, sviluppando tecnologie che in alcuni casi sono state introdotte su altri telefoni realmente acquistabili.

Facendo un tuffo nel passato, il primo vivo APEX 2018 seguiva il trend dei più innovativi display di allora, quando il concetto di full screen non era ancora sdoganato come oggi. Pochissime cornici, suono trasmesso tramite vibrazione, fotocamera pop-up e un sensore d’impronte funzionante su tutta la parte inferiore del display. Ci fu poi vivo APEX 2019, dal corpo totalmente unibody: tasti fisici anziché meccanici, ricarica magnetica anziché cablata (niente porta USB) e un sensore ID funzionante su tutto quanto il display. Infine vivo APEX 2020, le cui peculiarità erano fotocamera con stabilizzazione Gimbal, teleobiettivo continuo, ricarica wireless da record a 60W e soprattutto fotocamera celata sotto al display.

vivo apex 2020

Ed è qui che ci ricolleghiamo al fantomatico vivo APEX 2025, perché il leaker parla di un prototipo munito di una inedita doppia fotocamera nel display. Finora nessuno si è spinto a quel punto, limitandosi a nascondere sotto allo schermo un singolo sensore frontale, ottenendo risultati tutt’altro che ottimali. Allo stato attuale, solamente la serie Samsung Galaxy Z Fold e alcuni modelli ZTE, Nubia e Red Magic ce l’hanno, e parliamo di telefoni venduti su scala ridotta, il ché ci fa capire che le aziende sono molto restie dall’usare questa soluzione.

Per sua natura, la fotocamera sotto al display va incontro a una serie di limitazioni che ne invalidano la qualità fotografica se paragonata a quella di una fotocamera frontale classica; porre uno schermo fra il sensore e l’immagine da catturare significa introdurre alterazioni nella quantità di dettagli e di luminosità catturati, e anche se dalle prime iterazioni sono stati fatti passi in avanti siamo ancora lontani dal poterla sostituire a una selfie camera standard.

Mettere due sensori dietro al display avrebbe come vantaggio quello di poter aggiungere un ultra-grandangolare per selfie dal raggio più ampio ma anche un riconoscimento facciale 3D che, dopo il sensore ID su tutto il display, potrebbe essere la vera chicca di vivo, che si potrebbe fregiare di averlo fatta per prima e soprattutto prima di Apple.

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